Sur les chemins noirs con Jean Dujardin aprirà il Trento Film Festival
In programma dal 28 aprile al 7 maggio torna il Trento Film Festival appuntamento tradizionale giunto alla 71esima edizione dedicato al cinema di esplorazione e di montagna. Sarà Jean Dujardin con Sur les chemins noirs ad aprire l'evento.
In attesa dell'annuncio imminente del programma completo, atteso per il 4 aprile, viene anticipato il film d'apertura del programma cinematografico della 71esima edizione del Trento Film Festival. Si tratta di Sur les chemins noirs, diretto da Denis Imbert e con protagonista il premio Oscar Jean Dujardin. A chiudere sarà invece Rispet, diretto dalla trentina Cecilia Bozza Wolf.
Saranno oltre 120 i film della 71ª edizione del Trento Film Festival, come da tradizione per la maggior parte documentari di ogni durata e formato, che raccontano il mondo della montagna dalle prospettive più diverse. Ma il variegato programma ospita nella sezione Anteprime anche una proposta di lungometraggi narrativi, tra cui quest’anno anche i due film di apertura e chiusura.
Ad aprire la programmazione cinematografica, sabato 29 aprile, sarà l’anteprima internazionale di Sur les chemins noirs, appena uscito nelle sale francesi, dall’omonimo libro autobiografico dello scrittore e viaggiatore francese Sylvain Tesson, già protagonista di La pantera delle nevi, vincitore della Genziana d’oro per il miglior film di esplorazione o avventura a Trento nel 2022. Nel film di Denis Imbert il personaggio principale è interpretato da Jean Dujardin, premio Oscar per The Artist, che interpreta Pierre, esploratore e scrittore sempre in cerca di avventure, che una sera è vittima di un incidente. Quando si risveglia dal coma, malgrado riesca appena a stare in piedi, decide di ripartire per attraversare la Francia a piedi lungo sentieri dimenticati, per ritrovare sé stesso e le sue radici. Sur les chemins noirs verrà distribuito ad ottobre in Italia da Wanted Cinema.
A chiudere il Festival, sabato 6 maggio, l’anteprima di Rispet, lungometraggio d’esordio della regista trentina Cecilia Bozza Wolf, già premiata a Trento nel 2017 per il documentario Vergot. Interamente girato con attori non professionisti nella Valle di Cembra, è ambientato in un borgo di montagna immerso nei vigneti, dove gli abitanti giurano di essere una grande famiglia, ma serpeggia una profonda incapacità di esprimere emozioni e desideri, che sfocia nell’intolleranza per il diverso. Sostenuto da entrambe le film commission regionali, IDM Film Commission Südtirol e Trentino Film Commission, Rispet sarà la prima anteprima presentata in collaborazione tra Trento Film Festival e Bolzano Film Festival sotto la nuova etichetta condivisa “Tandem”. Tra apertura e chiusura, l’appuntamento con le proposte di Anteprime sarà praticamente quotidiano, con altri cinque titoli internazionali in programma.
Dalla Quinzaine del Festival di Cannes arriva La montagne, opera seconda del regista francese Thomas Salvador, interamente filmata tra Chamonix e il Monte Bianco, dove il protagonista, interpretato dallo stesso regista, si rifugia in pieno inverno per sfuggire al mondo, cercando una inusuale comunione con la natura e la montagna. Il norvegese Ole Giæver, già a Trento con Out of Nature, firma con Let the River Flow un’appassionante ricostruzione delle lotte negli anni ‘70 della popolazione Sami per i propri diritti e contro la ricollocazione forzata causata dalla costruzione di una grande diga sul fiume Alta, in una battaglia considerata tra i momenti fondativi del movimento ecologista mondiale.
Dai temi ambientali, oggi centrali nella proposta culturale del Festival, a quello tradizionale della manifestazione, l’alpinismo, con Heights and Depths di Sandor Csoma, lungometraggio ungherese a Trento in anteprima internazionale, è ispirato alla storia vera del grande alpinista Zsolt Erőss, disperso nel 2013 sul Kangchenjunga, che era riuscito a scalare malgrado la protesi al posto della gamba destra, persa tre anni prima in un incidente di montagna. L’intera vicenda è narrata dal punto di vista della moglie Hilda Sterczer, anche lei alpinista, costretta a seguire impotente il destino del marito a migliaia di chilometri di distanza, e ad affrontare il lutto sola con i due figli.
Le ultime due proposte ampliano ulteriormente la prospettiva di Anteprime e lo spettro dell’intera programmazione del Festival. L’acclamato Manodopera di Alain Ughetto, tra i tanti riconoscimenti premiato anche come Miglior film d’animazione agli EFA European Film Award 2022, è uno straordinario film animato per adulti interamente realizzato con scenari in miniatura e pupazzi, che attraverso la vicenda della famiglia del regista ripercorre l’epopea e il dramma dell’emigrazione italiana attraverso le Alpi, in cerca di lavoro e fortuna in Francia. Presentato tra gli altri ai festival di Annecy, Locarno e Rotterdam, Manodopera verrà distribuito nelle sale italiane da Lucky Red.
Infine, la tradizionale proiezione “di mezzanotte” riservata ai film di genere e di culto ospiterà Mad Heidi di Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein, versione apocrifa e splatter del mito elvetico per eccellenza, dove al posto dell’idillio alpino del romanzo e del cartone animato a cui siamo abituati, c’è una Svizzera distopica, caduta sotto il dominio autoritario di un malvagio tiranno del formaggio, contro cui Heidi guida una sanguinaria rivolta.