A Passo d'Uomo, il film diretto da Denis Imbert, è la storia di Pierre (Jean Dujardin), un noto scrittore appassionato di viaggi avventurosi ma dalla vita dissoluta e dipendente dall’alcol.
Una sera in cui beve più del solito e il suo livello di ubriachezza è decisamente alto, si cimenta in modo spavaldo nell’arrampicata della facciata di un albergo. Pierre però, perde l’equilibrio e precipita. La caduta gli sarà fatale perché finirà in coma.
Quando si risveglia nel suo letto di ospedale, promette a se stesso che appena riuscirà a reggersi in piedi partirà per il viaggio della sua vita.
Infatti, contro il parere di tutti, Pierre deciderà di percorrere a piedi la Francia, dal parco del Mercantour, nel sud est, fino alle falesie del Jobourg nel Cotentin, all'estremo ovest della Normandia, attraversando in diagonale l'intero paese, e prendendo solo piccoli sentieri.
Un viaggio che gli farà scoprire il lato più rurale del Paese e che gli permetterà di rinascere facendo pace con il suo passato.
Meriti A passo d'uomo ne ha per i suoi ritmi ben calibrati, quando le eventuali meditazioni e riflessioni non le suggerisce, quando costruisce un viaggio randomico in cui l'uomo è una figurina piccina e sfuggente che sparisce nella pienezza degli scenari che lo circondano. Aiuta la sobrietà sofferente e cocciuta di Dujardin, alle prese con quella linea d’ombra meno esplicitata ma altrettanto cruciale rispetto a quella adolescenziale, in cui la vita adulta si affretta a spingersi ben oltre la mezza età, in cui la morte si affaccia implacabile a ricordare i limiti, ma anche le potenzialità di quella piccola figurina che rappresenta Pierre, che rappresentiamo tutti noi, di fronte all’enormità di quanto ci circonda. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
A passo d'uomo: leggi la nostra recensione completa del film.
Adattamento dell’omonimo libro di Sylvain Tesson pubblicato nel 2016. Lo scrittore racconta di come ha attraversato a piedi la Francia, in diagonale, da sud-est a nord-ovest, per guarire se stesso.
Nel film troviamo un cameo di Sylvain Tesson che appare come figurante.
Il Nez de Jobourg è, dopo il Mont-Saint-Michel, il luogo più visitato del dipartimento della Manica. Le sue falesie sono tra le più alte dell’Europa continentale.
Film di apertura del 71. Trento Film Festival (2023)
Attore | Ruolo |
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Jean Dujardin | Pierre Girard |
Anny Duperey | Hélène |
Izïa Higelin | Céline |
Josephine Japy | Anna |
Dylan Robert | Dylan |
Jonathan Zaccaï | Arnaud |
Olivier Charasson | Jacques |
Lou Chauvain | Julia |
Marie-Christine Barrault | madre di Pierre |
Yves Servière | Fermier Meymac |
David Faure | cliente del café |
Thomas Goisque | medico |