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Scream, 6 imprevedibili curiosità sull'horror cult del 1996: il vero titolo, la tentata censura, la voce di Ghostface

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In attesa di Scream 7, in cui Neve Campbell riprenderà l'iconico ruolo di Sydney Prescott, facciamo un tuffo nel passato, fino alle origini della saga slasher. Raccontiamo l'horror cult diretto da Wes Craven condividendo 6 curiosità tanto intriganti quanto poco note.

Scream, 6 imprevedibili curiosità sull'horror cult del 1996: il vero titolo, la tentata censura, la voce di Ghostface

Le riprese di Scream 7, atteso nelle sale il 27 febbraio 2026, stanno per iniziare e la curiosità dei milioni di fan del franchise è già alle stelle. Chi saranno le prossime vittime di Ghostface? È presto per scoprirlo, ma sappiamo che Neve Campbell dovrà fuggire ancora una volta dall'efferato killer, chiunque egli sia... o siano. Nell'attesa, torniamo al momento in cui tutto è iniziato, con Scream del 1996.

L'horror di Wes Craven ha riscritto e fissato le regole dei moderni film horror e, per citare People Magazine, "ha fatto per i telefoni quello che Psycho ha fatto per le docce". L'iconica e macabra maschera che perseguita ignari malcapitati è diventata un classico, così come tanti dialoghi e sequenze del film. La domanda, dunque, è: sapete proprio tutto sul famosissimo slasher e sulla regina delle scream queens? Scopriamo alcuni retroscena e dettagli poco noti direttamente dal backstage di Scream.

Wes Craven è tornato al genere horror grazie a Kevin Williamson.

La storia di Scream inizia con un uomo di nome Kevin Williamson, che una notte, in seguito ad una spaventosa disavventura casalinga, cominciò a scrivere la sceneggiatura dello slasher. Si tratta dello stesso autore che ha firmato le serie cult Dawson's Creek e The Vampire Diaries. Suo è il merito del ritorno dietro alla macchina da presa del leggendario regista Wes Craven, che aveva giurato di abbandonare il genere horror a seguito del maxi flop di Vampiro a Brooklyn (1995) con Eddie Murphy.
La sceneggiatura di Williamson fu acquistata dalla Dimension Films, che propose immediatamente la regia a Craven, il quale dapprima rifiutò. Lo studio, tra gli altri, prese in considerazione Robert Rodriguez, Quentin Tarantino, Sam Raimi, Danny Boyle e George Romero.

La produttrice Marianne Maddalena ha svelato che, un paio di mesi dopo, Craven rilesse la sceneggiatura e, scoprendo nel cast la presenza di Drew Barrymore, si disse: "Perché no?"

Neve Campbell non fu la prima scelta per il ruolo di Sidney Prescott

Drew Barrymore, inizialmente, era interessata ad interpretare la scream queen per antonomasia, Sidney Prescott, ma alla fine optò per il ruolo di Casey Becker, l'adolescente assassinata insieme al fidanzato nella sequenza di apertura di Scream. Un'inversione di rotta che entusiasmò Williamson. Da buon amante di Psycho di Alfred Hitchcock, lo fece pensare al destino di Janet Leigh (alias Marion Crane), che muore inaspettatamente a mezz'ora dall'inizio del film.

La produzione prese in considerazione per il ruolo di Sydney le attrici Vanessa Shaw, Reese Witherspoon e Molly Ringwald. In finale, arrivarono Alicia Witt, Brittany Murphy e la Campbell. "Volevamo tutti Neve - ha ammesso Williamson a The Hollywood Reporter - L'abbiamo provinata per prima per capire se qualcuno potesse superarla. Nessuno l'ha fatto. Lei era Sidney. Era ovvio".

La voce di Ghostface è la stessa in ogni capitolo della saga

Roger L. Jackson, doppiatore di Ghostface in ogni film del franchise slasher, è sempre rimasto isolato dal resto del cast durante la produzione. Tuttavia ha sempre girato le sue scene dal vivo, chiamando le "vittime" e osservandole da un punto nascosto. "Stavo guardando Drew Barrymore attraverso la finestra con questo cellulare completamente microfonato - ha raccontato il doppiatore - Era una conversazione in diretta. La mia visuale era quella che avrebbe avuto l'assassino. È stato geniale".

Gli attori sapevano di essere osservati, ma non da dove. Questo ha permesso ai protagonisti di improvvisare alcune inquietanti battute o interi dialoghi. "Ricordo di aver detto qualcosa che non era nella sceneggiatura - ha continuato Jackson - tipo: 'Hai mai sentito un coltello tagliare la carne umana e raschiare l'osso sottostante?' Un'altra cosa di cui sono orgoglioso è quando ho detto a Neve che le avrei tagliato le palpebre così non avrebbe potuto sbatterle mentre la pugnalavo a morte".

Durante l'audizione, il doppiatore ha sentito alcuni candidati mormorare che la produzione stesse cercando il nuovo Freddy Krueger. "Leggendo la scena, ho pensato: 'Questo non è Freddy Krueger. È molto sottile'. - ha continuato - Sapevo che doveva essere una voce sexy e qualcosa di abbastanza interessante da tenere la ragazza al telefono. Volevo che la voce cambiasse colore mentre Ghostface si lancia per uccidere, un po' come fa un gatto".

Vietato ai minori di 17 anni: non indovinerete perché!

La MPAA voleva dare a Scream la classificazione NC-17, ma non per il motivo che ci si aspetterebbe. Naturalmente ha a che fare con la violenza esplicita delle scene più cruente ma, sorprendentemente, uno dei maggiori punti di contesa è stato un frammento di dialogo. "Non sono i film a creare gli psicopatici, sono i film a renderli più creativi". Williamson ha dichiarato: "Quella era la battuta che avevo scritto su un biglietto e attaccato al muro e l'intero film è stato scritto intorno a quella battuta".

La MPAA voleva a tutti i costi censurare quella battuta. Com'è finita? Negli Stati Uniti il film è stato classificato come R-Rated “per la presenza di immagini violente e brutali, e per il linguaggio scurrile”. In Italia è vietato ai minori di 14 anni.

Il titolo inizialmente previsto era Scary Movie

Già: la saga horror avrebbe dovuto chiamarsi proprio come le popolarissime parodie realizzate tra il 2000 e il 2013. Scary Movie rimase il prescelto fino alla fine della produzione del film, quando Miramax insisté per cambiarlo in Scream. Una mossa che portò ad un'azione legale da parte di Sony Pictures, che sosteneva che il film violasse i diritti d'autore di Screamer del 1995

In realtà la maggior parte delle persone coinvolte nella produzione avrebbe preferito il titolo Scary Movie. Infine, tutti hanno ammesso a malincuore che Scream si avvicinava molto di più al dipinto di Edvard Munch cui somiglia la maschera di Ghostface

Skeet Ultrich è rimasto ferito durante la scena finale.

Ci sono volute settimane per girare la scena finale di Scream, quella della festa, diventata famosa come "la notte più lunga nella storia dell'horror" e resa ancora più disgustosa dal fatto che i costumi non venivano lavati (le tracce di sangue dovevano, del resto, trovarsi sempre negli stessi punti). Tra i numerosi imprevisti, c'è stato un pericoloso incidente che ha coinvolto Skeet Ultrich. L'attore aveva subito un intervento chirurgico a cuore aperto da bambino, che gli aveva lasciato un punto sul petto con un filo di acciaio inossidabile estremamente sensibile al tatto. Quando Neve Campbell l'ha colpito con un ombrello, sebbene indossasse le protezioni, l'ha colpito proprio in quel punto, e la sua reazione di dolore è del tutto autentica.

Non solo: in una delle scene clou, Wes Craven ha detto a Skeet Ulrich di colpire Matthew Lillard con un telefono cordless, solo per scoprire come avrebbe reagito. Il gesto non era sulla sceneggiatura e che l'interprete di Stu ignorava. Anche in quel momento, la rabbia dell'attore è assolutamente sincera.

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