Piccole Donne: Emma Watson è Meg
Alla scoperta della più grande delle sorelle March, che Greta Gerwig rende tutt'altro che passiva.
Per Greta Gerwig Piccole Donne è un'opera molto personale, un film sulle donne che si misurano con passioni che vorrebbero veder diventare mestieri o semplicemente hobby: la scrittura per Jo, la recitazione per Meg, la pittura per Amy e la musica per Beth. La regista, che ha letto il libro di Louise May Alcott da bambina, per poi riprenderlo in mano numerose altre volte da adolescente e da donna adulta, si è identificata fin da subito con Jo, che ha sempre considerato una carismatica maestra di vita, la donna indipendente per eccellenza, l'artista che un giorno sarebbe voluta diventare.
Della seconda delle sorelle March, interpretata da Saoirse Ronan, vi abbiamo parlato nell’articolo Jo March di Piccole Donne e le altre eroine letterarie approdate al cinema. Oggi che Piccole Donne arriva finalmente in sala, preceduto da ottime critiche e notevoli incassi negli States, vogliamo invece raccontavi un'altra storia, o meglio parlarvi di un'altra March: Meg.
Interpretata nel 1933 da Frances Dee, nel 1949 da Janet Leigh e nel 1994 da Trini Alvarado, Meg March l'abbiamo sempre ricordata come una creatura mite e gentile, come colei che cede subito alla tentazione e alle delizie "borghesi" del matrimonio. Un giorno incontra John Brooke, se ne innamora perdutamente e accetta di sposarlo, e il suo gioioso allontanamento dal nido diventa il primo dolore di Jo e la consapevolezza che l'infanzia e l'adolescenza stanno inesorabilmente lasciando il posto all'età adulta.
Meg è la più materna delle sorelle March, ma è anche una ragazza determinata e una perfezionista, tratti che hanno subito conquistato Emma Watson. Per l'attrice, la chiave per accedere al personaggio era trovare un equilibrio fra il suo desiderio di essere moglie e madre e il suo femminismo, o meglio la sua necessità di tenere alta la bandiera del proprio sesso di appartenenza. "La gente pensa che per essere una femminista si debba rifiutare il matrimonio" - ha dichiarato la Watson - "ma ciò che Meg vuole più di ogni altra cosa al mondo è trovare marito. Lo spiega a Jo nel giorno delle sue nozze, dicendole: il fatto che i miei sogni siano diversi dai tuoi non li rende meno importanti".
Alla Hermione Granger di Harry Potter è piaciuto il modo in cui Piccole Donne esplora la vita matrimoniale di Meg. Di solito nei film una ragazza si sposa e la storia finisce. Invece il secondo lungometraggio della Gerwig si concentra anche sul "dopo". Meg ci viene mostrata mentre lotta per mantenere viva la sua relazione in mezzo a mille avversità: "La realtà spinge Meg a domandarsi: il lieto fine esiste? L'amore può durare per sempre? Meg combatte per il suo sogno perché in cuor suo sa che nella vita le cose belle vanno guadagnate".
Emma Watson ha infine spiegato il perché dell’innamoramento di Meg per Brooke: "Meg vuole sposare John per l'affetto che l'uomo ha dimostrato nei confronti di papà March quando era ferito e perché considera sua madre e le sue sorelle come la sua famiglia". Sul set la Watson ha dato il suo contributo alla costruzione del personaggio: insieme a James Norton, che interpretava Brooke, ha scritto le promesse di matrimonio della coppia.
Ecco le sale in cui potrete vedere Piccole Donne a partire da questo pomeriggio.