Mean Girls, Amanda Seyfried: "Spero che lo citino sulla mia tomba"
Amanda Seyfried è molto affezionata a Mean Girls e al suo personaggio, per cui spera che il film venga un giorno addirittura citato "sulla mia tomba".

Uno dei primi successi della carriera di Amanda Seyfried è stato Mean Girls, una commedia cult che ha lanciato verso il successo numerose star tra cui Rachel McAdams e Lindsay Lohan (all’epoca già famosa, essendo partita come star bambina). Per Amanda Seyfried, Mean Girls è stato il primo film sul grande schermo ed è particolarmente affezionata al suo personaggio e a quel contesto che ha condiviso uno dei suoi desideri.
Mean Girls, Amanda Seyfried spera che citino il film “sulla mia tomba”
Amanda Seyfried ha intenzione di ricordare Mean Girls anche nell’aldilà un giorno, motivo per cui vorrebbe che venisse incisa persino sulla sua tomba. È quanto ha raccontato in una puntata del podcast Happy Sad Confused, ammettendo che oggi Mean Girls è ancora amatissima e “più grande nello zeitgeist di quanto non lo fosse forse 20 anni fa”. Pur avendo proposto un musical a Broadway e poi un omonimo adattamento cinematografico di recente, il cult del 2004 resta uno dei più apprezzati oggi come allora. Amanda Seyfried ha interpretato l’ingenua ed imbranata Karen Smith, uno dei personaggi più significativi della sua carriera: “Fino al giorno della tua morte, una ragazza di 14 anni verrà da te ogni giorno e ti citerà come se Mean Girls fosse uscito il giorno prima”, ha affermato l’attrice, definendo il film un “fenomeno eterno”.
Di conseguenza ha condiviso il suo desiderio: “Spero che lo citino sulla mia tomba. Per diversi versi, è stato un film semplicemente perfetto. Le persone si identificano ancora con questo film e in realtà ci ha reso più uniti, continua a farlo. E sarò sempre emozionata di parlarne, onorerò sempre quel film, ogni giorno della mia vita”. Ragionando sul successo del film e sull’esperienza vissuta sul set, la Seyfried ha poi aggiunto: “Penso davvero che l'esperienza di realizzarlo non abbia nulla a che vedere con quanto bene sia andato, di sicuro. Penso che l'esperienza per me sia molto specifica, perché non ero mai stata in un film prima. Non ero mai stata su un set del genere prima. E lavoravo con persone che lo erano state. Quindi, per me, era tutto nuovo”.