Marvel Cinematic Universe, la Fase 4 è una reazione a un trauma
Il producer Richie Palmer spiega che la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe è una reazione al trauma passato.
Qual è il filo conduttore della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe? Questa fase ha inaugurato un intreccio tra cinema e serie tv (su Disney+), presentando anche diversi nuovi personaggi e facendone come al solito evolverne altri. Ma a livello emotivo, cosa sta tenendo insieme tutte queste vicende? Ha un'idea chiara in merito il capo della produzione ai Marvel Studios, Richie Palmer, e ne ha parlato con Empire. Leggi anche Marvel, Kevin Feige sulla Fase 5 e la saga che ci aspetta
"La Fase 4 è una reazione ad Avengers Endgame", parola di Richie Palmer
Capo della produzione ai Marvel Studios, Richie Palmer è il braccio destro di Kevin Feige quando si tratta di organizzare la complessa ragnatela di appuntamenti, storie e personaggi del Marvel Cinematic Universe. Parlando con Empire, Richie ha sintetizzato cosa tenga insieme i film della Fase 4 come Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder, con serie come WandaVision e Hawkeye. Ecco cosa ha detto:
La Fase 4 è tutta una reazione, e non intendo da parte nostra che ne siamo autori, mi riferisco proprio ai personaggi. È una reazione al trauma di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Ne avvertiamo ancora gli effetti in questi film, anni dopo.
Palmer poi sceglie come esempio il personaggio di Wanda alias Scarlet Witch, interpretata da Elizabeth Olsen, un'incarnazione perfetta di questo concetto: "Lei dice: il mio modo di affrontare la perdita e il trauma è abbracciare del tutto chi sono, cioè Scarlet Witch, sarò lei". Attualmente la Fase 4 è i corso al cinema con Thor: Love and Thunder e su Disney+ con la pubblicazione delle puntate di Ms. Marvel.