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Il Gladiatore, Ridley Scott: "Phoenix stava per mollare, Crowe voleva tornare nel sequel, Chalamet prima scelta per Lucio"

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Intervista fiume per Ridley Scott, che svela retroscena a non finire sul cult Il Gladiatore e sul sequel appena uscito. Spazio alle perplessità di Joaquin Phoenix sul suo Commodo e ad una particolare richiesta di Russell Crowe... ma anche al casting di Timothèe Chalamet per il ruolo di Lucio Vero.

Il Gladiatore, Ridley Scott: "Phoenix stava per mollare, Crowe voleva tornare nel sequel, Chalamet prima scelta per Lucio"

Il Gladiatore II ha conquistato il box office e continua ad affollare le sale cinematografiche. Non è tuttavia questa la notizia che, nelle ultime ore, ha attirato l'attenzione dei cinefili. Bensì le recenti dichiarazioni che Ridley Scott ha condiviso con alcune testate blasonate. Il regista del cult del 2000 con Russell Crowe ha svelato alcuni interessanti retroscena che riguardano tanto Il Gladiatore originale quanto il sequel e che, siamo sicuri, vi stupiranno.

La prima riguarda Joaquin Phoenix, che nel film vincitore di 5 Premi Oscar ha prestato il volto allo spietato imperatore Commodo. Intervistato dal New York Times, Scott ha affrontato i rumor che circolano da tempo sulla star di Joker: è vero che, ad un certo punto delle riprese, aveva deciso di gettare la spugna e andarsene? Ebbene, è andata proprio così.

"Era vestito da imperatore - ha ricordato il regista - e diceva: 'Non posso farlo'. Io ho detto: 'Cosa?' E Russell [Crowe, ndr] ha commentato: 'Questo è davvero poco professionale'." Cosa ha fatto cambiare idea a Phoenix, convincendolo a rimanere nella produzione? A quanto pare, l'attore è tornato sui propri passi in nome dell'amicizia che lo lega al papà di Alien.

Posso fare da fratello maggiore o da padre. Ma sono un grande amico di Joaquin. Il Gladiatore è stato un battesimo del fuoco per entrambi all'inizio.

Si alllunga così la lista dei colpi di testa del protagonista di Her. In estate, com'è noto, Phoenix ha abbandonato il film di Todd Haynes ad un passo dal primo ciak. Nelle ultime settimane, inoltre, è emerso che aveva pensato di mollare anche Napoleon a soli 10 giorni dall'inizio delle riprese. A confermarlo è stato lo stesso Scott, aggiungendo che l'intera sceneggiatura del dramma storico fu riscritta da Paul Thomas Anderson proprio su richiesta di Phoenix.



La domanda su Joaquin Phoenix è emersa quando Ridley Scott ha parlato di Barry Keoghan, che avrebbe dovuto interpretare l'antagonista ne Il Gladiatore II. La star irlandese, tuttavia, si è ritirata per girare Saltburn di Emerald Fennell. "Penso che sia forse il miglior film che abbia visto quest'anno - ha commentato l'autore 86enne - Comunque, Barry è uno di quelli bravi, allo stesso livello di Joaquin Phoenix e Paul Mescal".

Il Gladiatore II, Russell Crowe 'voleva tornare dal regno dei morti'

Nei mesi che hanno preceduto il debutto in sala de Il Gladiatore II, si è fatto un gran parlare sul perché Russell Crowe sia rimasto totalmente estraneo al sequel. Ebbene, anche in questo caso Ridley Scott ha deciso di fare chiarezza ai microfoni di People. Il divo avrebbe voluto eccome tornare nel Colosseo, ma la morte di Massimo Decimo Meridio nel film originale è una realtà difficile da aggirare. Oppure no? Sicuramente, non per Crowe.

Russell e io ci abbiamo provato circa 18 anni fa. Avevo Nick Cave che scriveva la sceneggiatura e continuavo a dirgli: 'Ma sei morto.' E lui ha risposto: 'So di essere morto. E voglio tornare dai morti'.

Ne Il Gladiatore, Massimo è un ex generale romano costretto a combattere per la sua vita nel Colosseo. Il valoroso eroe muore per le ferite riportate dopo aver ucciso Commodo. Il regista le ha pensate tutte per includere l'iconico protagonista nel sequel: persino ad un "portale per riportarlo in vita dalla morte". Tuttavia, ha concluso, "l'unico modo per farlo era combattere un'altra battaglia attraverso un guerriero morente: lui tornava nello spirito del guerriero. Quello è il suo portale".

Peccato che Crowe abbia seccamente respinto questa soluzione, perché avrebbe richiesto di affidare il ruolo ad un altro attore.

Timothèe Chalamet doveva essere Lucio, poi Scott ha scoperto Normal People

Un'ultima chicca arriva dalla chiacchierata che Ridley Scott ha fatto con The Hollywood Reporter. Al posto di Paul Mescal, nel ruolo di Lucius, avremmo potuto vedere Timothée Chalamet! Il richiestissimo attore, reduce dal monumentale successo di Dune - Parte Due, ha ultimato le riprese del biopic su Bob Dylan, A Complete Unknown, e si trova attualmente sul set di Marty Supreme. Ebbene, il regista de Il Gladiatore II aveva pensato proprio a lui per la parte principale.



Tuttavia, quando Scott ha visto Paul Mescal interpretare Stanley Kowalski in una rappresentazione di Un tram che si chiama Desiderio, non ha avuto alcun dubbio su chi dovesse essere il suo Lucio Vero. Da quel momento, è diventato un grande fan di Normal People: "Ho bisogno di storie della buonanotte. Prima di andare a dormire guardo sempre qualcosa. Ho scoperto Normal People quasi per caso. Non era proprio il mio genere, ma ho guardato due episodi e ho pensato che sia Paul che la ragazza [Daisy Edgar-Jones, ndr] fossero fantastici. Poi ho fatto binge-watching per otto ore".

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