I film Marvel, la gente se ne stancherà? Kevin Feige è fiducioso
Sono vent'anni che il pubblico premia i cinecomic e in particolare i film del Marvel Cinematic Universe a cura dei Marvel Studios. E se gli spettatori si stancassero? Kevin Feige è ottimista.
Sono oltre vent'anni che i cinecomic hanno cambiato il volto del cinema commerciale a Hollywood: tra questi, i re del boxoffice mondiale rimangono i Marvel Studios, con il Marvel Cinematic Universe. Forse anche grazie al nuovo record di Avatar: La via dell'acqua, diventato il più alto incasso mondiale dopo la pandemia, lo strapotere marveliano e in generale dei supereroi sembra leggermente incrinato. Ospite del Movie Business Podcast, Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha spiegato come vede possibile evitare che il pubblico si stanchi. Leggi anche Ant-Man and the Wasp: Quantumania - Kevin Feige spiega perché apre la Fase 5 del MCU
Marvel Studios, il segreto per non stancare la gente col Marvel Cinematic Universe
Il fenomeno dei cinecomic cominciò tra il 2000 e il 2002 con il successo di X-Men prima e dello Spider-Man di Sam Raimi dopo: si trattava di marchi Marvel, ma erano in licenza a 20th Century Fox e Sony, perché i Marvel Studios non avrebbero gestito direttamente i film prima del 2012-2013, con The Avengers e Iron Man 3 (e non prima che la Marvel fosse acquisita dalla Disney nel 2009). Anche se non tutto il pubblico è rimasto entusiasta dell'annata 2022, al boxoffice Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Thor: Love and Thunder e Black Panther: Wakanda Forever hanno pur totalizzato 1.600.000.000 di dollari: un risultato migliore dell'annata 2021, quando Black Widow, Shang-Chi e Eternals si "accontentarono" di 1.214.000.000 (Spider-Man No Way Home in realtà è Sony, quindi alimenta la popolarità dell'MCU ma non vi rientra economicamente). Insomma, la stanchezza non si avverte ancora al boxoffice, però Kevin Feige, aspettando Ant-Man and the Wasp: Quantumania a febbraio, e chiudendo un occhio sul successo potenzialmente simbolico di Avatar: La via dell'acqua, sente di avere la ricetta giusta per evitarla:
Un altro modo [di evitare la stanchezza del pubblico, ndr] è adattare i marchi in generi differenti, in diversi tipi di film che facciamo. Quando ho fatto la scuola di cinema alla USC, era forse il secondo semestre delle lezioni di sceneggiatura con Jason Squire, imparavo i rudimenti del cinema e ci mostravano diversi tipi di film. Dissi: "Voglio farli tutti. Non voglio fare solo un tipo di film, voglio fare tutti i tipi di film". E ho scoperto che se raccontiamo la storia correttamente, se li adattiamo nel modo che il pubblico ha gradito per più di ventidue anni, toccando ferro, possiamo proporre qualsiasi tipo di film che abbia due caratteristiche: il logo dei Marvel Studios sul titolo e un'idea colta dalla nostra storia editoriale.