Harry Potter, Fiona Shaw voleva inzialmente rifiutare il ruolo di Petunia Dursley
Fiona Shaw ha interpretato Petunia Dursley nella saga cinematografica di Harry Potter: a distanza di anni, l'attrice ha rivelato che inizialmente aveva intenzione di rifiutare il ruolo della zia del maghetto.
Harry Potter ha cambiato la vita di un'intera generazione di lettori e non solo: dopo essere diventato un caso editoriale, la storia del maghetto inventata da J.K. Rowling è diventata una saga cinematografica campione di incassi al botteghino. Ma la storia di Harry Potter e del mondo magico in cui tutto è ambientato ha cambiato la vita anche degli attori che hanno deciso di recitare nella saga. Tra loro c'è Fiona Shaw, che ha interpretato la perfida Petunia Dursley, zia di Harry.
Harry Potter, Fiona Shaw svela di aver pensato di rifiutare il ruolo di Petunia Dursley
L'attrice inglese ha rivelato a Vanity Fair che stava per rifiutare il ruolo di Petunia Dursley nel popolare franchise fantasy, poiché pensava che fosse un ruolo troppo marginale. Nei libri la presenza dei Dursley è molto importante perché permette ai lettori di conoscere l'infanzia di Harry e il rapporto conflittuale tra Petunia e Lily Potter, madre del maghetto e sorella della donna. Considerato, tuttavia, che nell'adattare i libri, nei film il ruolo dei Dursley si limita a poche scene, Fiona Shaw ha ammesso di aver avuto dei dubbi se accettare o meno il ruolo di Petunia.
L'attrice ha raccontato che, all'epoca in cui le fu offerto il ruolo di Petunia Dursley, ebbe anche la proposta di recitare in un romance d'epoca, Il tironfo dell'amore, prodotto da Bernardo Bertolucci. Fiona Shaw ha aggiunto che aveva pensato di rifutare il ruolo di Petunia, perché non sapeva se la saga di Harry Potter avrebbe avuto successo, ma poi decise di girare entrambi i film:
"Pensai 'beh, ne sceglierò solo uno'. Pensai che quello nel film di Bertolucci sarebbe stato più adatto a me. Che idiota che ero."
Fiona Shaw ha condiviso alcuni retroscena sul suo periodo sul set, svelando che era tutto ben organizzato e che l'effetto generale era di gran lunga superiore a ciò che aveva pensato quando, alla fine, aveva accettato di recitare in Harry Potter: "Non si poteva concepire il successo di un film così. Harry Potter era una specie di religione. Quindi, per me è stato un privilegio fenomenale".
