Grazie ragazzi, si alza il sipario con Antonio Albanese in prima TV su Sky Cinema

Questa sera, lunedì 12 giugno 2023, va in onda in prima TV Grazie ragazzi, una commedia del 2023 diretta da Riccardo Milani e con protagonista Antonio Albanese. Disponibile in streaming anche su Prime Video, il film è arrivato dapprima in sala a gennaio 2023, mentre questa sera è disponibile in prima TV su Sky Cinema Uno. In streaming, invece, su NOW e anche sulla piattaforma di Prime Video.

Grazie ragazzi, la trama del film con Antonio Albanese

Antonio ama il suo lavoro, o meglio l’arte della recitazione. Ma, per sbarcare il lunario, è costretto ad accontentarsi delle poche proposte di lavoro che saltuariamente occupano il suo tempo. Un giorno un suo vecchio amico e stimato collega gli avanza una proposta: perché non insegnare teatro ad un gruppo di volenterosi detenuti? Nonostante i timori iniziali, Antonio accetta e si reca presso l’istituto penitenziario dove svolgerà il suo laboratorio e dimostrerà di essere forse l’unico a credere ancora nell’espressione dell’arte e della sua bellezza. Così come forse l’unico a dare una vera possibilità a quei ragazzi in cui ritrova un improbabile talento. Per questo, motivato a sufficienza, Antonio chiede alla direttrice del penitenziario di mettere in scena un vero spettacolo teatrale in un vero teatro di pertinenza al di fuori delle mura del penitenziario. La sua idea è di portare sul palco la famosa commedia Aspettando Godot di Samuel Beckett. Nonostante le obiezioni e gli ostacoli, Antonio riesce ad avere l’ok e così, giorno dopo giorno, lavora con il suo gruppo di aspiranti attori regalando loro non soltanto qualche ora spensierata ed impegnata, ma anche un sogno e soprattutto speranza.

Il cast di Grazie ragazzi, come già detto, è guidato da Antonio Albanese ma si popola di altri nomi come Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fabrizio Bentivoglio, Andrea Lattanzi, Giacomo Ferrara, Nicola Rignanese, Imma Piro e Giorgio Montanini. Per Antonio Albanese, recitare in questo film è stato come tornare agli esordi:

Fino ai ventidue, ventitré anni non pensavo a recitare, ci sono arrivato per caso e ho vissuto sulla pelle l’incontro con la verità del teatro, scoprendo con meraviglia che contribuiva a educarmi. Credo che sia stato lo stesso per gli attori che hanno interpretato i detenuti, bravissimi a tatuarsi addosso la disperazione di quel contesto. Al di là del carcere, avvicinarsi alla cultura è fondamentale per chiunque, anche se oggi sembra che la cosa non interessi a nessuno. Questo è un film sull’importanza di parole che sfidano il tempo e ti riempiono di senso