Ghostbusters Minaccia Glaciale, Ernie Hudson parla del fallito reboot al femminile del 2016
Incalzato da The Independent durante la promozione di Ghostbusters: Minaccia Glaciale, Ernie Hudson alias Winston Zeddemore ha espresso una posizione sull'odiatissimo reboot al femminile Ghostbusters del 2016. Terreno minato...
Ghostbusters: Minaccia Glaciale è appena uscito con incassi solidi negli USA (da noi arriverà l'11 aprile), e ormai il fantasma (è il caso di dirlo) del reboot al femminile Ghosbtusters del 2016 non dovrebbe più aleggiare su nessuno, men che mai dopo l'uscita di Ghostbusters: Legacy. Nonostante questo, The Independent ha voluto ritornare sul controverso argomento con Ernie Hudson, che in Minaccia Glaciale torna a interpretare naturalmente Winston Zeddemore. È facile offendere qualcuno quando si parla della cosa, Hudson attraversa i carboni ardenti. Leggi anche Ghostbusters, Leslie Jones sulle polemiche per il reboot al femminile: "Mi ha lasciato tristezza e controversie"
Ernie Hudson: "Il Ghostbusters al femminile mi ha divertito, però..."
Quando gli autori di Ghostbusters: Minaccia Glaciale e Ghostbusters: Legacy, seguiti diretti di Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984) e Ghostbusters II (1989), si trovano a commentare il fallito tentativo di reboot al femminile Ghostbusters (2016), sono in evidente difficoltà: da un alto c'è il terrore del fandom, che prenderebbe ogni commento positivo come un avallo di uno dei film più istericamente odiati degli ultimi dieci anni, dall'altro c'è il rischio di offendere colleghe e colleghi, comportandosi in modo professionalmente non etico. Lo sa bene Jason Reitman, autore di una gaffe che un paio di anni fa fece imbestialire Leslie Jones, una delle interpreti di quel bersagliato lavoro. Ernie Hudson conosce questi rischi, quindi valuta bene la risposta, e la calibra con semplicità:
[Le attrici e i loro personaggi] erano brillanti e divertenti, solo che i fan credevano molto nella storia e nei personaggi originali. A me quel film è anche piaciuto, ma non penso che fosse quello che i fan speravano. [...] Davvero, io sono un fan di Paul Feig [il regista del Ghostbusters del 2016, ndr], non ho niente di negativo da dire su di lui. Giusto questo: non capisco molto perché fare un reboot, non so se mi spiego? Fai un altro film e basta.
Ci sarebbe da aggiungere che Hudson, insieme ai suoi vecchi colleghi, accettò un cammeo in quel Ghostbusters, però in disorientanti panni di un personaggio diverso: una scelta che loro stessi avallarono e che finì per confondere il pubblico ancora di più sul senso ultimo dell'operazione. La domanda sul "perché un reboot", più che a Feig, andrebbe comunque rigirata alla Sony / Columbia, responsabile di quel passo falso così come degli ultimi tentativi.