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Flamin' Hot - Eva Longoria sul debutto alla regia: "In caso di insuccesso, alle donne non vengono concesse seconde occasioni"

Eva Longoria ha raccontato cosa abbia significato per lei debuttare come regista - in quanto donna latino-americana -, mettendo in chiaro che "ad un uomo è sempre concessa una seconda occasione, anche dopo il flop di un progetto da 200 milioni di dollari".

Flamin' Hot - Eva Longoria sul debutto alla regia: "In caso di insuccesso, alle donne non vengono concesse seconde occasioni"

Eva Longoria - conosciuta in tutto il mondo per la serie Desperate Housewives-  ha debuttato dietro la macchina da presa con il biopic Flamin' Hot - che sarà disponibile su Disney+ dal 9 giugno. Un'esperienza formativa per l'attrice, la quale ha però avvertito una forte pressione, dal momento che - stando alle sue stesse parole - ad una regista donna non è permesso "fare flop" con un proprio progetto, al contrario che ai colleghi maschi, ai quali vengono concesse più facilmente seconde occasioni. 

Flamin' Hot - Eva Longoria racconta cosa abbia significato per lei debuttare alla regia 

Durante uno degli appuntamenti Kering Women in Motion - organizzati per il Festival di Cannes 2023 - Eva Longoria ha dunque raccontato cosa abbia significato per lei debuttare da regista, in quanto donna latino-americana:

Ho sentito il peso della mia comunità e quello di ogni donna regista. Non abbiamo molte opportunità. Il mio flm non aveva un budget basso - non era di 100 milioni, ma nemmeno di 2. Quando è stato realizzato l'ultimo film di uno Studios diretto da una donna latinoamericana? Circa vent'anni fa. Non possiamo fare un film ogni vent'anni (...) Il problema è se che questo film fallisce, le persone diranno che le storie latine non funzionano e che le donne registe non ottengono realmente risultati. Non abbiamo molte seconde opportunità. Un uomo bianco può dirigere un film da 200 milioni di dollari, fallire e poterne comunque girare un altro. Questo è un problema. Io ho un'unica chance, per questo devo lavorare il doppio e più duramente, oltre che più velocemente e in modo più economico (...) Porti con te traumi generazionali, mentre realizzi un film. Ma questo mi ha dato maggiore forza, ero determinata (...) L'illusione è che Hollywood sia progressista. La realtà è che siamo ancora realmente indietro per quanto riguarda una rappresentazione equa

Eva Longoria, dunque, ha dovuto lottare contro una serie di pregiudizi per riuscire a portare sullo schermo la sua storia - secondo l'attrice la comunità latinoamericana non è ancora adeguatamente rappresentata. Flamin' Hot racconta infatti dell'ascesa di Richard Montañez (Jesse Garcia) che da semplice addetto alle pulizie dell'azienda di patatine Frito-Lay è diventato un'autentica icona pop, grazie alla sua abilità di trasformare i Flamin' Hot Cheetos da comune spuntino messicano in un fenomeno globale. Basato su una sceneggiatura scritta da Linda Yvette Chávez e Lewis Colick, il lungometraggio ha trovato in Searchlight Pictures un partner pronto a scommettere su un progetto così particolare. Appuntamento dunque al 9 giugno, per assistere al debutto alla regia di Eva Longoria

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