Eden, Ana de Armas ha girato la scena più "spaventosa" della sua carriera in questo film
Ana de Armas recita in Eden e ha ammesso che con questo film si è cimentata nella scena più "spaventosa" di tutta la sua carriera. Di quale si tratta?
Negli ultimi anni Ana de Armas ha recitato in numerosi film passando da Blonde in casa Netflix alla rom com con Chris Evans intitolata Ghosted. Ma è proprio in Eden che avrebbe dato il meglio di sé. L’attrice, che ha presentato il film insieme al resto del cast durante il Toronto International Film Festival 2024, ha rivelato in che modo questo ruolo l’abbia spinta a dare il meglio di sé sul grande schermo, inclusa una delle scene “più spaventose” della sua carriera.
Eden, Ana de Armas ha girato la scena più spaventosa della sua carriera in questo film
Definito un thriller di sopravvivenza, Eden nel cast coinvolge anche Jude Law, Vanessa Kirby e Sydwney Sweeney. Diretto da Ron Howard, il film racconta di un gruppo di persone che, per fuggire dalla civiltà, decide di trasferirsi in un luogo remoto riscoprendo un contatto con la natura e con il senso della vita in generale. Trattandosi di persone diverse, non tarderà ad arrivare la divergenza. A seguito di un omicidio nel gruppo, ognuno avvertirà il proprio istinto di sopravvivenza attivarsi. Ana de Armas, intervistata durante il TIFF, ai microfoni di Vanity Fair ha ammesso di essersi avvicinata al film con timore:
Ho avuto un po' di paura e ho detto a Ron che ero nervosa perché era una cosa davvero fuori dal comune. Mi ha sostenuta molto ed è stato davvero entusiasmante. Non dubitavo di volerlo fare, mi piaceva la sfida.
Ha definito il suo personaggio alquanto folle, avendo una relazione a tre “ed essere una donna di opposti – dolce, tenera, fragile, nervosa, spaventata oppure folle e pericolosa”. L’attrice si è chiesa fino a che punto dovesse o potesse spingersi per Eden e, quando ha individuato il limite, ha capito di essere davanti alla scena più spaventosa della sua intera carriera.
Era una specie di partita a scacchi. Abbiamo passato tre giorni per girarla. Sono state riprese lunghe. Avevamo molto da fare. Non c'era tempo per le pause. E non c’era nulla di lussuoso in quelle riprese, nel set o nell’ambiente.
L’intera produzione, come sottolinea poi il regista, è stata realizzata con un budget molto limitato e come ambientazione ha scelto la giungla, una location già di per sé ostile.