Charlize Theron: il "metodo" di recitazione abbandonato dopo L'avvocato del diavolo
Dopo la disturbante esperienza nella lavorazione di L'avvocato del diavolo, Charlize Theron ha deciso che il "metodo", l'immedesimazione totale in un personaggio, non era adatto a lei.
Era il 1997 quando la carriera di Charlize Theron si avviava decisamente sul grande schermo, grazie al suo ruolo in L'avvocato del diavolo, interpretato da un mostro sacro come Al Pacino e un capace Keanu Reeves. Come ha raccontato a SmartLess, il podcast dei suoi amici Jason Bateman, Sean Hayes e Will Arnett, sentiva la responsabilità di dare il meglio e provò con il metodo di immedesimazione totale, ma... Leggi anche Andrew Garfield difende il metodo e ammette di aver rinunciato per 6 mesi al sesso e al cibo per un ruolo
Charlize Theron: "Il metodo mi rendeva terribile la vita"
Charlize Theron, di recente in L'accademia del bene e del male e nel 2023 in Fast X, ha raccontato in un podcast quanto le sia pesato nel 1997 provare il cosiddetto "method acting" in L'avvocato del diavolo. Spesso definito solo "il metodo", questa tecnica di recitazione fu inaugurata dall'attore e regista russo Konstantin Stanislavskij e consiste nell'immedesimazione totale nel personaggio interpretato, oltre l'esibizione, dentro e fuori dal set o dal palco. Un annullamento di se stessi in funzione della letterale creazione di un'altra persona. Charlize, come ha ampiamente dimostrato negli anni successivi, puntava già in alto, però...
Realizzai in quel film che era decisamente un processo che per me non avrebbe funzionato. C'era qualcosa di stremante. La mia vita divenne terribile. Non ero felice. E poi ovviamente ti preoccupi perché dici: se non lo faccio, non sarò mai brava quanto Marlon Brando o Montgomery Clift, leggi tutte quelle biografie... Poi però ho fatto altri ruoli, senza seguire il metodo, e sono stata in realtà molto felice del risultato. Ho pensato che per me avere le energie di approfondire gli aspetti più cupi fosse molto più utile che sfibrarmi. Quando sono esausta, sono stanca e basta. Nel lato oscuro quasi non ci voglio più andare. Perciò mi sono creata una vera disciplina. Credo che la danza mi abbia aiutato. Lavoro e mi lascio tutto alle spalle.