Balle Spaziali di Mel Brooks ha già avuto un sequel... ma nessuno se n'è accorto!
L'attesa per Balle spaziali 2, che uscirà nel 2007 e riunirà gran parte del cast originale, è febbrile. Non tutti sanno, però, che esiste già un sequel dell'iconico film diretto da Mel Brooks e datato 1987.

Balle Spaziali (1987), parodia fantascientifica di Mel Brooks, è un'istituzione comica che ha brillantemente messo alla berlina Star Wars e l'intero genere delle space opera. Tra gag a raffica, giochi di parole e personaggi indimenticabili, il film è amatissimo in tutto il mondo e la notizia di un sequel in uscita nel 2027 ha scatenato grande entusiasmo. Balle Spaziali 2, che arriva 38 anni dopo l'originale, vedrà il 98enne Brooks (coinvolto anche come produttore) riprendere i personaggi del Presidente Scrocco e di Yogurt.
Al suo fianco, secondo le indiscrezioni, torneranno anche Bill Pullman, alias Stella Solitaria, e la leggenda della commedia Rick Moranis, Casco Nero e parodia di Darth Vader. Keke Palmer si unirà al franchise nei panni di un personaggio di nome Destiny e, in ruoli ancora da scoprire, ci sono anche il co-sceneggiatore Josh Gad e Lewis Pullman, figlio di Bill. Dietro alla macchina da presa ci sarà Josh Greenbaum.
Balle Spaziali si è radicato nella cultura pop, coniando frasi che i fan citano con gioia da decenni. La sua duratura popolarità ha costantemente trovato nuovo pubblico, dimostrando che una buona parodia è senza tempo. L'impazienza per le nuove avventure in questa galassia molto, molto, molto, molto lontana potrebbe tuttavia avervi fatto dimenticare (o non aver mai saputo) che Balle Spaziali ha già avuto un sequel, seppur in un formato molto diverso.
Balle Spaziali: la serie animata, un sequel dimenticato
Molto prima dell'attuale fermento per il sequel, l'universo di Balle Spaziali si espanse brevemente nel 2008 con Balle Spaziali: La Serie Animata, noto anche come Balle Spaziali: Le Avventure Animate Totalmente Deformate! Questo adattamento, andato in onda quasi due decenni dopo l'uscita del film originale, fu co-creato e prodotto esecutivamente da Mel Brooks, che tornò anche a dare voce ai suoi personaggi iconici. Una sola stagione composta da 13 episodi, trasmessi negli Stati Uniti e in Canada.
Leggi anche Balle Spaziali 2: Rick Moranis potrebbe tornare... ma perché ha smesso di recitare 30 anni fa?Tra i membri del cast originale, tornarono per l'impresa animata Daphne Zuniga (Principessa Vespa) e la mitica Joan Rivers come voce del droide Dorothy. La serie mirava a catturare lo spirito irriverente del film originale ma, invece di concentrarsi esclusivamente su Star Wars, ampliò i suoi obiettivi satirici e incluse fenomeni della cultura pop contemporanei della metà degli anni 2000. Ogni episodio parodiava un film, una serie TV o persino un videogioco popolare, riformulandoli attraverso la lente di Balle Spaziali.
I titoli includevano "Hairy Putter and the Groping Goblet", "Grand Theft Starship" e "Spaceballs of the Caribbean". Questo approccio permise alla serie di affrontare una gamma più ampia di argomenti rispetto al film. Tuttavia, nonostante il coinvolgimento creativo di Brooks e il ritorno di alcuni protagonisti originali, la serie non ottenne un ampio riconoscimento e svanì rapidamente nell'oblio.
Perché la serie animata di Balle Spaziali è stata un flop
Balle Spaziali: La Serie Animata non è riuscita a catturare la magia del film originale a causa di un mix di carenze creative e circostanze sfavorevoli. Innanzitutto, la sua trasmissione su un canale con un pubblico di nicchia, focalizzato sui videogiochi, ne ha limitato l'esposizione al pubblico che aveva familiarità con il film del 1987. Questo ha anche reso difficile creare hype per un revival che arrivava oltre due decenni dopo il suo successo originale. A peggiorare le cose, l'animazione era semplicistica e priva dell'inventiva e dell'impatto comico delle gag del live-action. L'umorismo abbandova i giochi di parole intelligenti e la satira in favore di battute meno sofisticate e spesso fiacche.
Leggi anche Balle Spaziali 2: il sequel è "una lettera d'amore a Mel Brooks"... ma che fatica spiegargli Star Wars!Inoltre, la decisione di ampliare la parodia alla cultura pop contemporanea, anziché mantenere il focus fantascientifico, ha diluito l'identità di Balle Spaziali, perdendo il favore dei fan. Probabilmente, anche l'assenza nel cast vocale di membri cruciali come Rick Moranis e Bill Pullman ha avuto il suo peso, creando un vuoto che i nuovi doppiatori non sono riusciti a colmare adeguatamente. Questi problemi hanno sabotato un prodotto ben al di sotto degli standard stabiliti dal predecessore, condannando Balle Spaziali: La Serie Animata alla damnatio memoriae.