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Attore e regista. Suo padre Reginald James e sua madre Evelyn Qutten, sono contadini delle Bahamas che al momento della sua nascita si trovano a Miami per vendere una partita di pomodori. Cresce a Cat Island (Bahamas) nella povera fattoria dei genitori. A tredici anni lascia la scuola e a quindici anni si trasferisce a Miami, dove vive suo fratello Cyril. A diciotto anni arriva a New York e, dopo aver fatto i mestieri più umili per mantenersi e una breve parentesi nell'Esercito, decide di tentare la strada dello spettacolo partecipando a un provino per l'American Negro Theater. Non essendo riuscito a ottenere la parte si iscrive a una scuola di recitazione e nel giro di pochi mesi viene scritturato per un ruolo in "Lysistrata", uno spettacolo presentato a Broadway. Dopo essersi fatto strada sul palcoscenico, nel 1950 decide di rinunciare agli importanti ruoli teatrali per debuttare sul grande schermo in "Uomo bianco tu vivrai!" di Darryl F. Zanuck. Sin dal suo esordio ottiene ottime critiche e un gran numero di ruoli da protagonista in film come "La parete di fango" (1958) di Stanley Kramer e "I gigli del campo" (1963) di Ralph Nelson, che gli valgono rispettivamente una prima nomination all'Oscar come miglior attore protagonista e la successiva vittoria della statuetta, con la doppia soddisfazione di essere stato il primo attore afro-americano a vincere il massimo riconoscimento cinematografico mondiale. Tra gli anni '60 e '70 appare in oltre venti film, molti dei quali hanno come tema principale i progressi che la comunità nera americana riesce a ottenere all'interno della società statunitense, tra cui "Indovina chi viene a cena?" (1967) di Stanley Kramer o "La scuola della violenza" (1967) di James Clavell. Grande successo ha anche con l'interpretazione dell'ispettore Virgil Tibbs in "La calda notte dell'ispettore Tibbs" (1967) di Norman Jewison e nei due sequel "Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs" (1970) di Gordon Douglas e "L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs" (1971) di Don Medford. Nel 1968 scrive la sua prima sceneggiatura, "Un uomo per Ivy" diretto da Daniel Mann , mentre nel 1972 esordisce dietro la macchina da presa con "Non predicare?spara!" co-interpretato insieme al suo amico Harry Belafonte. Nei primi anni '80 smette di comparire sullo schermo per dedicarsi completamente alla regia. Torna a farsi vedere nel 1988 in "Sulle tracce dell'assassino" di Roger Spottiswoode e "Nikita, spie senza volto" di Richard Benjamin, nel 1992 in "I Signori della truffa" di Phil Alden Robinson e nel 1997 in "The Jackall" di Michael Caton-Jones. Più frequenti sono le sue apparizioni sul piccolo schermo tra cui l'interpretazione di Nelson Mandela nel film Tv "Mandela and DeKlerk" (1997) di Joseph Sargent. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, oltre al già citato premio Oscar, ha ricevuto due Orsi d'Argento come miglior attore al Festival Cinematografico di Berlino (1958 e 1963), un BAFTA come miglior attore straniero (1959), due Golden Globes (1964,1969), il Cecil B. DeMille Award (1982), il Life Achievement Award dell'AFI (1992) e nel 2002 un Oscar Onorario "per le sue prestazioni straordinarie, per una presenza unica sullo schermo e per aver rappresentato nel mondo intero l'industria cinematografica con dignità, stile e intelligenza". Dal 1998 fa parte dello staff dirigenziale della Disney. Nel 1950 ha sposato la ballerina Juanita Hardy da cui ha avuto quattro figli, Beverly, Pamela, Sherry e Gina. I due hanno divorziato nel 1965 e nel 1976 l'attore si è sposato con l'attuale moglie, l'attrice Joanna Shimkus, da cui ha avuto i figli Anika e Sydney Tamiia (che ha seguito le orme dei genitori ed è anche lei attrice). Nel 1980 è stata pubblicata la sua autobiografia "This Life".