Wonder: la forza della diversità in un racconto che emoziona e insegna
Julia Roberts, Owen Wilson e Jacob Tremblay, sono i protagonisti principali di Wonder, il film diretto da Stephen Chbosky, che racconta il coraggio di essere sé stessi e insegna a guardare oltre l'apparenza.

- Wonder: la trama, il trailer, il cast e la recensione del film
- Wonder: una storia di finzione ispirata alla realtà
- Jacob Tremblay: il volto perfetto per una storia speciale
Il film Wonder, diretto da Stephen Chbosky e tratto dal romanzo omonimo di R.J. Palacio, racconta la storia di Auggie Pullman, un bambino nato con una malformazione cranio-facciale rara che affronta per la prima volta il mondo della scuola.
Wonder: la trama, il trailer, il cast e la recensione del film
La trama: August "Auggie" Pullman (Jacob Tremblay), bambino affetto dalla Sindrome di Treacher Collins (malattia congenita dello sviluppo craniofacciale) in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale.
Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che August si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. Nonostante le preoccupazioni di mamma Isabel (Julia Roberts) e papà Nate (Owen Wilson) sostiene gli sguardi curiosi e diffidenti degli studenti con fierezza e dignità, facendo il suo ingresso nella scuola pubblica come un supereroe, o piuttosto come un astronauta deciso a piantare la sua bandiera in un mondo distante e inesplorato. Mentre la famiglia, i nuovi compagni di classe e tutti quelli intorno a lui si sforzano per accettarlo, lo straordinario viaggio di Auggie li unirà tutti dimostrando che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti. Dopo un anno, fatto di momenti difficili, divertenti e bellissimi, Auggie e tutti quelli intorno a lui, si ritrovano cambiati dalle cose che più contano: l'amicizia, il coraggio e la scelta quotidiana di essere gentili verso chiunque incontri sul tuo cammino. La storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani.
La recensione di Mauro Donzelli: "Wonder affronta un tema classico, quello della diversità alle prese con la perfidia del mondo, diluendo il sentimentalismo nell'umorismo di una sceneggiatura concepita per educare i ragazzi (pubblico ideale del film insieme ai loro genitori) a non fermarsi all'apparenza. Commovente, e questo non era impossibile di certo, ma anche divertente e molto sincero, e per questo vanno ringraziati il regista, Stephen Chbosky, e due attori in stato di grazia come Julia Roberts e Owen Wilson". Leggi la recensione completa di Wonder.
Wonder: una storia di finzione ispirata alla realtà
La domanda che molti spettatori si pongono è se il film sia tratto da una storia vera. In realtà, Wonder non si basa su una vicenda reale specifica, ma trae ispirazione da un’esperienza vissuta dall’autrice del libro. Palacio, infatti, racconta di aver incontrato un bambino con una malformazione facciale e di essersi sentita impreparata nella reazione. Da quell’incontro, e dal senso di colpa provato per non aver saputo affrontare la situazione con naturalezza, è nata l’idea di scrivere una storia che parlasse di gentilezza, inclusione e diversità.
Il romanzo è diventato un caso editoriale, tradotto in 45 lingue e con oltre cinque milioni di copie vendute, e il film ha replicato il successo grazie anche alla partecipazione di attori del calibro di Julia Roberts e Owen Wilson. Wonder non è un racconto biografico, ma il suo messaggio di empatia e accettazione tocca corde profondamente umane, ispirandosi a emozioni autentiche e universalmente condivisibili. La vicenda di Auggie è dunque un potente simbolo, costruito con sensibilità e realismo, che rende omaggio a tutte le persone che affrontano il mondo con un volto diverso ma un cuore pieno di coraggio.
Jacob Tremblay: il volto perfetto per una storia speciale
Jacob Tremblay, attore canadese classe 2006, è il volto di Auggie Pullman in Wonder. La sua interpretazione ha sorpreso critica e pubblico per intensità e maturità, nonostante la giovane età. Il ruolo ha richiesto un lavoro intenso anche dal punto di vista fisico: per trasformarsi in Auggie, Tremblay ha dovuto affrontare lunghe sessioni di trucco con l’applicazione di protesi facciali, trasformazioni che lo hanno reso irriconoscibile. Ma è stata soprattutto la sua capacità emotiva a rendere il personaggio autentico, evitando pietismo e puntando invece sulla forza interiore di un bambino deciso a vivere la propria vita senza vergogna.
Il giovane attore si era già fatto notare per la sua performance nel film Room, ma è con Wonder che ha dimostrato una padronanza scenica notevole. Nato in una famiglia appassionata di cinema - il padre è un detective e la madre un’ex attrice – Tremblay ha iniziato la sua carriera a soli sei anni e ha proseguito con ruoli sempre più importanti, mostrando una crescita artistica costante.
Durante le riprese di Wonder, Jacob ha anche raccontato il modo in cui il film lo ha cambiato, aiutandolo a riflettere sul valore della gentilezza e dell’empatia. Una maturità sorprendente per un ragazzino che, pur venendo "dal freddo" del Canada, ha saputo scaldare i cuori degli spettatori con una delle performance più toccanti degli ultimi anni.