Una Settimana da Dio, Jim Carrey e Morgan Freeman: il primo incontro sul set? Un disastro!
Jim Carrey ha raccontato un divertente retroscena sul primo incontro con il leggendario Morgan Freeman, con il quale ha condiviso il set nella commedia cult Una Settimana da Dio. Una particolare reazione da parte dell'attore Premio Oscar ha lasciato Jim di stucco!
Ricordate quando il giornalista Bruce Nolan diventò onnipotente e la situazione, in men che non si dica, gli sfuggì rapidamente di mano? In Una Settimana da Dio (2003), Jim Carrey interpretò proprio lo sfortunato reporter di Buffalo che, per una serie di incredibili eventi, si ritrova nientemeno che al cospetto di Dio. Quest'ultimo, nella commedia cult diretta da Tom Shadyac, ha le sornione fattezze di Morgan Freeman.
Poiché Bruce sostiene che saprebbe aiutare il prossimo molto meglio di quanto non faccia Dio, quest'ultimo gli concede una parte dei suoi poteri per metterlo alla prova. Sarà solo l'inizio di una folle settimana in cui il protagonista metterà in discussione la propria vita privata e professionale, raggiungendo nuove consapevolezze. Il film, che include nel cast Jennifer Aniston e Steve Carell, è ricco di battute iconiche e momenti esilaranti e riscosse uno straordinario successo presso il pubblico. All'epoca delle riprese, Jim Carrey era ormai un'affermata celebrità, ma non aveva mai incontrato prima Freeman, vero e proprio mostro sacro della settima arte.
In un certo senso, la star di The Mask aveva davvero l'impressione di stare per conoscere un divinità e provava un comprensibile timore reverenziale. L'imprevista reazione del collega ad una stretta di mano, lo mandò definitivamente nel pallone. Ma andiamo con ordine.
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Morgan Freeman, che, un paio d'anni dopo aver recitato in Una Settimana da Dio, avrebbe vinto il Premio Oscar per Million Dollar Baby, è una delle personalità più amate e stimate di Hollywood. La sua filmografia parla per lui e include una lunga lista di titoli acclamati dalla critica e di performance memorabili. È legittimo che Carrey si sentisse in soggezione all'idea d'incontrarlo. Nel 2003, ricordando il primo faccia a faccia con la co-star ai microfoni della BBC, l'attore canadese ha svelato un retroscena che oggi probabilmente ricorda con un sorriso. Ma che, all'epoca, lo confuse non poco.
Il primo giorno che ho incontrato Morgan, mi sono avvicinato a lui, gli ho stretto la mano e gli ho detto: "Ciao, Morgan, è fantastico, sono così contento che tu faccia questo film". E lui ha risposto: "Piacere di conoscerti anch'io. Ora, non toccarmi mai più". È proprio così che si comporta. È come un laser che ti arriva dritto all'anima.
Immaginate essere gelati in questo modo dal vostro idolo... e solo per avergli stretto dal mano! Jim Carrey, messo immediatamente al suo posto, si sentì molto a disagio. Tuttavia, superato quel primo momento di tensione, i due si sono gradualmente avvicinati fino a diventare buoni amici.
Una settimana da Dio ha incassando 484 milioni di dollari (a fronte di un budget di 81 milioni di dollari) e, in seguito, Morgan Freeman ha espresso apertamente il proprio interesse nel riprendere il suo ruolo di Dio per un sequel. Non solo: ha precisato che avrebbe voluto che Jim apparisse al suo fianco. "Penso che dovrei farlo, se girassero un sequel - ha dichiarato nel 2016 a Slash Film - Se Jim Carrey interpreta il suo personaggio, e se fossi convocato, mi sentirei obbligato ad accettare".
Nel 2007, com'è noto, è stato prodotto il poco fortunato spin-off Un'impresa da Dio, con protagonista Evan Baxter (Steve Carell), l'antagonista di Bruce Nolan. Gli sceneggiatori Steve Koren e Mark O'Keefe, invece, avevano valutato un'idea per un sequel vero e proprio, in cui Bruce avrebbe ottenuto i poteri di Satana (forse interpretato dallo stesso Freeman). Il titolo provvisorio era Brucifer ma, sfortunatamente, ogni piano in proposito è andato in fumo.