Thunderbolts*, il regista rivela come Toy Story abbia influenzato il film Marvel
Il regista di Thunderbolts* racconta di come Toy Story 3 abbia influenzato la realizzazione del film, prendendo spunto da alcune tematiche importanti.

E se dietro Thunderbolts* ci fosse Toy Story? A raccontare di più è stato proprio il regista Jake Schreier. Trattandosi di un film d’azione con numerosi protagonisti, Thunderbolts* non ha potuto ignorare grandi franchise come Mission: Impossible, ma non ha neppure negato l’influenza di un grande film d’animazione Pixar come Toy Story 3. In che modo questo capitolo animato ha influenzato Thunderbolts*?
Thunderbolts* influenzato da Toy Story 3: come?
Quando Thunderbolts* arriverà al cinema, introdurrà una squadra disfunzionale composta da antieroi e villain alla ricerca di una seconda opportunità. Con un mondo in preda al caos e gli Avengers scomparsi dalla circolazione, spetterà ai Thunderbolts* fermare una minaccia imminente. Peccato che il gruppo messo insieme non abbia idea di come si lavori in un team né cosa voglia dire concretamente essere un eroe agli occhi del mondo. Trattandosi di un film Marvel, non mancherà l’azione ma il regista Jake Schreier ha ammesso che un’altra fonte di ispirazione è stato anche Toy Story 3. Ai microfoni di Empire, ha raccontato come la storia di questi giocattoli che affrontano la loro mortalità e lavorano insieme per restare in vita sia diventato un importante punto di riferimento per questo improbabile team di eroi.
Avevo Toy Story 3 in mente. Non ero tanto incentrato su un genere specifico quanto più sulle dinamiche tra i personaggi. Hanno tutti quella dinamica di una squadra finita insieme per caso. Quella sequenza della fornace funziona così bene perché hai iniziato ad interessarti così tanto a questi personaggi. Riusciranno ad emergere verso la luce insieme?
Thunderbolts* e Toy Story 3 hanno in comune il disagio sottile di diventare obsoleti, un tema esplorato in entrambi i film: mentre i giocattoli di Andy sono diventati improvvisamente inutili per la sua vita adulta, in Thunderbolts* i protagonisti sono degli emarginati che non hanno un posto nel mondo, considerati più minacce che salvatori, dai trascorsi complicati. Infatti il regista ha aggiunto:
Si parla di un gruppo di personaggi che hanno fatto un sacco di cose cattive e che forse hanno difficoltà a rapportarsi con se stessi. Si affronta la salute mentale, la solitudine e di come parte dell’oscurità che sperimentano nelle loro vite non possa essere necessariamente risolta, ma possa davvero essere alleggerita solo attraverso la connessione e la ricerca di altre persone.