The Running Man, Glen Powell precisa una differenza dal romanzo: "Sarà più divertente"

Glen Powell è estremamente felice di recitare in The Running Man, il cui remake vedrà alla regia Edgar Wright. L’attore di Twisters ha già ribadito di essere al settimo cielo all’idea di poter lavorare con il regista in questione e ha anticipato che la trama tratta dal romanzo di Stephen King sarà un tantino più divertente. Inizialmente pubblicato con lo pseudonimo di Richard Bachman, il romanzo di Stephen King è stato già adattato sul grande schermo con protagonista Arnold Schwarzenegger. A distanza di anni (era il 1987), The Running Man tornerà al cinema ma non rinuncerà all’humor.

The Running Man, Glen Powell anticipa in che modo sarà differente dal romanzo di Stephen King

The Running Man racconterà di un uomo condannato ingiustamente per un crimine che non ha commesso e che parteciperà ad un quiz show estremamente pericoloso. L’obiettivo è seminare killer professionisti e cercare di sopravvivere. Edgar Wright, oltre a figurare come regista, è al lavoro anche sulla sceneggiatura del film scritta a quattro mani con Michael Bacall. Le riprese dovrebbero avviarsi entro questo autunno e Glen Powell interpreterà il protagonista. Ai microfoni di Screen Rant, l’attore ha espresso l’ammirazione per il regista e che il film assumerà un tono più divertente:

Mi sono allenato sulla grinta. È tutto quello che posso dire, ci ho lavorato molto. No, dirò che Edgar Wright è uno dei miei registi preferiti da quando ho memoria. Penso che da L'alba dei morti dementi ho pensato: ‘Non vedo l’ora di lavorare con questo tizio’. E continua a sfornare cose brillanti che solo il suo cervello potrebbe escogitare. The Running Man è qualcosa per cui è così appassionato, stiamo lavorando sul romanzo di Stephen King aggiungendoci però un sacco di divertimento nello stile di Edgar Wright ed è fantastico. Sarà davvero divertente. Sono così emozionato.

Il remake di The Running Man potrebbe essere molto più fedele al romanzo rispetto al primo adattamento. Quindi potrebbe essere ambientato in un futuro distopico, nell’America del 2025, rendendo la trama più oscura e cruda com’è nel romanzo.