The Batman, il direttore della fotografia sullo stile di ripresa del film
Greig Fraser, nomination all'Oscar per Dune, spiega come lui e Matt Reeves abbiano concepito le inquadrature di The Batman, seguendo una regola precisa, in controtendenza con lo stile hollywoodiano più diffuso.
Se avete visto The Batman di Matt Reeves con Robert Pattinson, difficilmente lo classificherete come "film action", anche se le sequenze d'azione, quando ci sono, sono indubbiamente molto efficaci... e seguono una precisa regola che il direttore della fotografia Greig Fraser, tra l'altro nomination all'Oscar 2022 per Dune, segue da sempre. Leggi anche The Batman: La serie tv prequel non fa progressi, fa sapere Matt Reeves
The Batman, la regola dietro ai tempi delle sequenze action
Greig Fraser, direttore della fotografia non solo nomination all'Oscar per Dune, ma attivo anche su Mandalorian, Rogue One, Lion e Zero Dark Thirty (solo per nominare alcuni dei suoi tanti lavori), ha rivelato quale mantra segua insieme a un regista per allestire non solo le sequenze di azione ma anche qualsiasi ripresa e inquadratura. Quelle di The Batman, diretto da Matt Reeves, non hanno fatto eccezione, come ha raccontato in un'intervista con Variety. Si può riassumere così: essenzialità di elementi nell'inquadratura, specialmente se l'inquadratura è molto veloce, e nessuna paura di staccare meno e mantenere la stessa inquadratura più a lungo. Facciamo parlare Fraser.
Nella cinematografia contemporanea, spesso si tende all' "effetto Bourne", con la camera a mano. I film della saga di Bourne erano leggendari quando si parlava d'azione e sequenze virtuosistiche, quindi c'è una tendenza a muoversi in quella direzione. Ma noi siamo andati nella direzione opposta. Ci siamo detti: "Proviamo a vedere questa scena usando il minor numero possibile d'inquadrature".[...]
Secondo me devi semplificare l'immagine, in modo che quando appare velocemente sullo schermo, tu la possa leggere il più velocemente possibile. Questo non significa che non ci debbano essere una scenografia, un sentimento o un'atmosfera. Significa solo che devi concentrarti sulla semplicità dell'immagine.[...]
Questo film è stato forse uno dei lavori di illuminazione più complicati su cui abbia mai lavorato, per ovvie ragioni. Ho messo su una guida stilistica per tutte le inquadrature. Mi sedevo lì e le ripassavo ciascuna per mezzo secondo, forse meno. Se riuscivo a capire cosa stesse succedendo, allora sentivo che la nostra ricerca della semplicità nel quadro aveva avuto successo.