Seven ha 30 anni: cosa c'era davvero nella scatola aperta da Morgan Freeman?
Nella micidiale scena finale di Seven, Morgan Freeman scopriva idealmente in un pacco la testa mozzata del personaggio di Gwyneth Paltrow, moglie del detective portato sullo schermo da Brad Pitt. Ma cosa c'era davvero in quella scatola sul set? David Fincher l'ha rivelato a Entertainment Weekly, per il trentennale del film.

La rivelazione shock che chiudeva Se7en di David Fincher è rimasta storica: nel pacco che il serial killer (Kevin Spacey) faceva recapitare ai detective interpretati da Morgan Freeman e Brad Pitt c'era la testa mozzata della moglie di quest'ultimo, interpretata da Gwyneth Paltrow. Lo scopo del maniaco era raggiunto: trasformare il marito in "Ira", il peccato capitale che mancava all'appello. Ma cosa c'era sul serio nella scatola, per aiutare l'immedesimazione di Freeman che l'apriva? David Fincher risponde. Leggi anche Seven in 8K, David Fincher spiega il fascino e il rischio del restauro
Seven, nella scatola non c'era una testa finta di Gwyneth Paltrow!
L'angoscioso e visionario thriller Seven ha compiuto trent'anni, e il suo regista David Fincher ne ha curato un restauro in 8/4K per un'uscita in IMAX negli USA (prossimamente in Blu-ray e Ultra HD 4K da noi). Promuovendo il lavoro, Fincher ha accettato di rispondere a Entertainment Weekly su un'annosa questione. Annosa solo per i nerd, s'intende. Cosa c'era davvero nel pacco che Morgan Freeman apriva, quando si capiva che scopriva la testa tagliata di Gwyneth Paltrow, moglie di Brad Pitt nel film? Avevano davvero realizzato una replica della testa dell'attrice, anche se non si vedeva?
Non siamo ridicoli. Mi pare che ci mettemmo una zavorra di tipo tre chili, tre chili e mezzo. Avevamo fatto delle ricerche per capire, data una massa X dell'intero corpo di Gwyneth Paltrow, quale potesse essere il peso della sua testa. [...] Mi pare che ci infilammo un peso. E ci mettemmo una parrucca. [...] Sì, mi pare che ci fossero una zavorra e una parrucca, magari c'era un po' di sangue sulla parrucca, così i capelli s'incollavano tra loro. Mi ricordo che a occhio e croce Morgan ne aprì tipo 16 o 17! [...] Ma come dico sempre, non c'è bisogno di vedere cosa c'è nella scatola, se hai Morgan Freeman.
La cosa più interessante è che Fincher accettò di dirigere il film forse proprio per quella scena. Seven stava per essere diretto da un altro regista, Jeremiah Chechik, che si era reso disponibile, a patto di rimuovere quel traumatizzante finale, in effetti tagliato nel copione che doveva essere definitivo. Per un disguido però a Fincher, altro candidato alla regia, ne fu mandata una precedente versione! In una conversazione David menzionò ai produttori la scena della testa, e realizzarono il disguido. Troppo tardi. David emesse il suo ultimatum: avrebbe diretto solo la sceneggiatura originale senza modifiche. Il resto è storia.