Pinocchio di Guillermo del Toro, 4 film da recuperare se amate la tecnica in stop-motion del film
Con Pinocchio di Guillermo del Toro si è ritornati a parlare di animazione in stop-motion, una tecnica utilizzata per dar vita ai personaggi del film. Se vi ha colpito, vi consigliamo 4 film in cui viene impiegata. Ecco quali sono.
Il nuovo Pinocchio di Guillermo del Toro è arrivato su Netflix da poche settimane, ma ha già conquistato critici e pubblico con la sua rilettura in chiave dark della storia del burattino più famoso del mondo. In particolare, ha sorpreso il meticoloso e lungo lavoro che il regista e il suo team ha adoperato per dare vita ai personaggi del film. del Toro, infatti, ha utilizzato la tecnica dell'animazione in stop-motion, che consiste nel manipolare dei modellini raffiguranti i personaggi e fotografarli a ogni movimento. Il risultato di tutti i fotogrammi insieme darà l'idea che l'oggetto si muova. Si tratta di una tecnica molto nota ai maestri del cinema, impiegata in molti film d'animazione. Di seguito ve ne elenchiamo 4:
The Nightmare Before Christmas
Nato da un'idea di Tim Burton mentre guardava un commerciante cambiare le decorazioni di Halloween del suo negozio con quelle di Natale, The Nightmare Before Christmas, in realtà, è erroneamente attribuito a Burton, anche se è stato diretto da Henry Selick, mentre il primo ne è stato il produttore, ha firmato il soggetto e creato i personaggi. Nel paese di Halloween, il re delle zucche Jack Skeletron vive un momento di crisi interiore, non riuscendo più a trovare gioia nel suo mondo spaventoso. Per caso si imbatte nel mondo di Natale e conosce Babbo Natale e le tradizioni festose di quel mondo e, rimastone affascinato, decide di rapire Santa Clause e ricreare ad Halloweentown lo spirito del Natale...con risultati disastrosi.
Per il film, vennero realizzati oltre 60 personaggi, a cui lavorarno 13 animatori diversi che misero in pratica la tecnica della stop-motion: oltre ai personaggi, vennero allestiti diversi 19 set, con oltre 230 scenografie, in diversi teatri, dotati di botole in cui gli animatori si calavano per modificare le posizioni dei personaggi. Ognuno dei personaggi aveva diverse componenti, come arti e volto che venivano aggiunti a seconda del tipo di espressione che dovevano mostrare. Solo per Jack ne vennero create oltre 400. Per la complessità del film, Selick impiegò circa 3 anni per completarlo.
La sposa cadavere
Ancora Tim Burton, ma questa volta in veste di regista insieme a Mike Johnson, che adatta un racconto popolare russo-ebraico, Il dito, in forma di musical animato: l'idea venne a Burton mentre terminava The Nightmare. Il racconto presenta una serie di somiglianze con il film, ma glii sceneggiatori decisero però di ambientare il film nella Londra Vittoriana e non in Russia e, ovviamente, vennero aggiunte le canzoni e la parentesi nella Terra dei Morti, dove Victor (Johnny Depp) scopre un mondo totalmente diverso da quello grigio e opprimente dei Vivi.
Essendo anche qui impiegata la tecnica della stop-motion, il film doveva essere girato su pellicola, tuttavia, dopo il consulto con alcuni supervisori VFX, si adottarono delle fotocamere digitali, che permisero agli animatori di girare il film in digitale. Inoltre, mentre le marionette, come detto sopra, cambiavano espressione per mezzo di teste e arti sostituibili, con La sposa cadavere si utilizzò un nuovo metodo: i volti tradizionali vennero sostituiti da quelli meccanici , perché dotati di un meccanismo a ingranaggi che consentiva una più ampia varietà di espressioni, senza dover sosituire i pezzi di volta in volta.
Coraline e la porta magica
Dal popolare romanzo di Neil Gaiman, Coraline e la porta magica è un gioiello dell'animazione in stop motion di cui si parla troppo poco: Coraline si è appena trasferita con la sua famiglia in nuova città che non offre divertimenti, perciò perché non approfittare della porta misteriosa che conduce a un mondo uguale al nostro, ma più allegro, colorato, in cui la sua Altra Madre la coccola e la riempie di dolciumi e poco importa se ha degli inquietanti bottoni al posto degli occhi. Ma cosa succede quando quella che sembra una realtà da sogno si trasforma in un incubo?
Prodotto dalla Laika Production, Coraline e la porta magica è il primo film d'animazione in stop-motion ad essere girato per consentirne la visione in 3D. Tra le riprese e la postproduzione ci sono voluti circa tre anni di lavoro. La tenica, in questo caso, è stata adoperata anche per sottolineare la sensazione di straniamento tra il nostro mondo e l'Altro, sensazione a cui hanno contribuito anche i colori brillanti, sempre in contrasto con quelli del nostro mondo.
Fantastic Mr. Fox
Sceneggiato e co-diretto da Wes Anderson, Fantastic Mr. Fox è tratto da un romanzo di Roal Dahl, Furbo, il signor Volpe. Un ex ladro di galline, ora giornalista vive la sua vita piuttosto infelicemente. Decide allora di cambiare il suo mondo e con la moglie Felicity e il figlio Ash si trasferisce in una tana più grande, circondata da allevamenti vari. Le vecchie abitudini sono dure a morire, così il protagonista si ritrova invischiato in vecchi e brutti giri.
Wes Anderson aveva firmato il progetto di comune accordo con Henry Selick, che però lo abbandona per dedicarsi a Coraline e la porta magica. Dopo l'abbandono del progetto da parte di Selick, Anderson ha collaborato anche con il team di animatori de La sposa cadavere e nel film ha fatto uso della tecnica in stop-motion e di altre forme d'animazione. Questo è il primo film d'animazione per il regista de I Tenenbaum e anche in questo ritroviamo tutte le caratteristiche che hanno reso riconoscibili i suoi film, come la simmetria ricercata a ogni costo e i colori vivaci. Sebbene non rispecchi la favola di Dahl in tutto e per tutto, il film si è rivelato un ottimo prodotto animato.