Oscar 2024, il doppio record di John Williams con l'ultima nomination
Nominato per le migliori musiche con Indiana Jones e il Quadrante del Destino, John Williams registra ancora due record personali tra tutti gli artisti riconosciuti dall'Academy.
Tra le nomination all'Oscar 2024 per le migliori musiche c'è quella di John Williams per Indiana Jones e il Quadrante del Destino: non stiamo di certo parlando di un artista estraneo a quest'emozione, anzi. Con quest'ennesimo (e ancora una volta a nostro parere meritato) riconoscimento dell'Academy, il buon John continua a detenere due record, e almeno uno sarà assai difficile sottrarglielo. Di cosa si tratta?
John Williams, il più anziano tra i nominati al premio Oscar, ancora una volta con Indiana Jones
Ricevendo la nomination all'Oscar 2024 per le musiche di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, il compositore John Williams ribadisce il record che già gli apparteneva: a 91 anni, è il più anziano artista a ricevere una candidatura agli Academy Awards. Nella sua ormai lunghissima carriera cominciata nel remoto 1956, Williams ha vinto l'Oscar cinque volte, per Il violinista sul tetto (1971), Lo squalo (1975), Guerre Stellari (1977), E. T. L'extraterrestre (1982) e Schindler's List (1993). Nonostante la "Raiders March" per I predatori dell'arca perduta (1981) sia forse uno dei suoi pezzi più riconoscibili e iconici, per la saga di Indy aveva ricevuto solo nomination, una per ogni capitolo della trilogia originale, saltando Indiana Jones e il teschio di cristallo, recuperando adesso con questo addìo al personaggio da parte di Harrison Ford. John detiene anche un secondo record: è l'artista vivente con più candidature all'attivo, ben cinquantaquattro! Non è ancora quello con più nomination in assoluto, perché Walt Disney ne collezionò ben 59 (e vivendo "solo" 65 anni), ma ciò non toglie che Williams si ribadisca leggenda ogni anno di più.
Un Oscar oggi per il quinto Indiana, considerando la non esaltata accoglienza riservata al film, indicherebbe più che altro un tipico "premio alla carriera mascherato", come avviene spesso con artisti del suo spessore che ancora non abbiano ricevuto il doveroso Oscar onorario. Ci piacerebbe tuttavia notare che il contributo di Williams al Quadrante del Destino non è stato assolutamente routine: proprio per l'assenza di Spielberg alla regia, la sua colonna sonora si è rivelata indispensabile per aiutare Mangold a reggere il brutto colpo del passaggio di consegne. E simbolicamente un film che rifletteva sul peso degli anni, per Indiana Jones e Harrison Ford, non poteva avere un sostegno musicale da una persona più rappresentativa di una simile tenacia ed esperienza.
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