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Oscar 2023, In Memoriam: tutte le stelle che ci hanno lasciato e che Hollywood ha dimenticato di ricordare

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Come ogni anno è un classico: ha senso fare un omaggio ai personaggi dello spettacolo che ci hanno lasciato se ne lasciano fuori tanti? Ecco chi hanno dimenticato quest'anno gli Oscar nel loro "In Memoriam".

Oscar 2023, In Memoriam: tutte le stelle che ci hanno lasciato  e che Hollywood ha dimenticato di ricordare

Gli Oscar, che sempre più spesso premiano l'inclusività e non il valore effettivo dei film, hanno una costante, puntualmente rispettata anche quest'anno: in un momento commovente, sono soliti ricordare i personaggi del mondo dello spettacolo che ci hanno lasciato durante l'anno precedente al premio. Non soltanto, si badi bene, attori e registi, ma anche montatori, direttori della fotografia, produttori, animatori, costumisti, scenografi, truccatori, direttori di casting... insomma tutte le persone, spesso a noi ignote, che hanno lavorato nell'ambiente dello spettacolo, nell'omaggio chiamato In Memoriam. E puntualmente, ogni anno, nomi illustri ed amati restano fuori dall'omaggio. Quest'anno John Travolta si è commosso, come molti, introducendo il segmento nel ricordo di Olivia Newton John, ma, come elenca tra gli altri il Los Angeles Times, sono tanti i nomi rimasti fuori. Quest'anno tra l'altro, con pochissime eccezioni (Irene Cara, Ray Liotta e James Caan), non c'erano clip video, ma due foto affiancate in un gran calderone, giusto il tempo di permettere a Lenny Kravitz di eseguire dal vivo Calling All Angels. A questo punto ci chiediamo se abbia ancora senso un omaggio del genere. I nomi sono (purtroppo) troppi e il frammento è troppo lungo? E chi è che decide chi può essere omesso dalla versione trasmessa in mondovisione? Il montaggio viene chiuso troppo presto? Comunque sia, noi li ricordiamo e ci dispiace che non abbiano avuto l'applauso che meritano in questi Oscar sempre meno credibili.

In Memoriam: i grandi attori che l'Academy si è scordata di ricordare

Penultima star scomparsa, in ordine di tempo, è Robert Blake, ricordato da tutti per  Baretta ma dagli amanti del cinema per i suoi personaggi in A sangue freddo, Electra Glide (per cui venne candidato al Golden Globe) e il suo ultimo ruolo prima della caduta in disgrazia, il Mystery Man di Strade perdute di David Lynch. In questo caso, però, probabilmente non c'è stato tempo, visto che l'attore è morto il 9 marzo e Jimmy Kimmel ne ha anticipato l'assenza (e le critiche) proprio introducendo il segmento: "Ora è il momento della parte interattiva dello show. Per favore, tirate fuori i telefonini, è il momento di votare. Se pensate che Robert Blake dovrebbe essere nel montaggio di In Memoriam, mandate un whatsapp con scritto "Datemi un Blake' al numero sullo schermo". Stessa sorte è toccata al grande attore israeliano Topol, candidato all'Oscar per Il violinista sul tetto, scomparso il 9 marzo.

Ma, a parte loro, sono molte le assenze che fanno male al cuore. Ad esempio non c'era Anne Heche, l'attrice tragicamente morta l'agosto dell'anno scorso in conseguenza di un terribile incidente con la sua auto. E non c'era quel camaleontico folletto di Leslie Jordan, morto a ottobre, notissimo per Will & Grace e American Horror Story. Ma c'è di peggio: niente Paul Sorvino, lo straordinario caratterista, padre tra l'altro del premio Oscar Mira Sorvino, morto nel luglio 2022. Il Paul Cicero di Quei bravi ragazzi, interprete di quasi 200 titoli tra film e serie tv, tra cui ovviamente I Soprano, non è rientrato nell'omaggio. Così come il suo collega ne I Soprano Tony Sirico. Ancora più triste, forse, la dimenticanza dell'attrice sudafricana Charlbi Dean, morta a soli 32 anni dopo l'uscita di Triangle of Sadness, che era uno dei film candidati all'Oscar quest'anno. Molti hanno scritto sui social per commentare le dimenticanze e uno spettatore messicano ha lamentato l'assenza di Ignacio Lopez Tarso, protagonista di Macario, il primo film messicano candidato all'Oscar.

I grandi del cinema europeo ignorati nell'omaggio degli Oscar

Ma non è tutto, perché all'elenco dei non omaggiati (molti hanno lamentato, giustamente, anche l'assenza di Lisa-Marie Priesley) mancano tre grandi nomi del cinema europeo, pluripremiati, uno di loro addirittura candidato all'Oscar per la regia. Il primo è Carlos Saura, il grandissimo regista spagnolo autore di Cria Cuervos, Carmen Story e altri capolavori, morto il 10 febbraio di quest'anno all'età di 90 anni. Poi è finito nel dimenticatoio dei compilatori di In Memoriam pure Jean-Louis Trintignant, uno dei più grandi attori francesi e tout court del cinema mondiale, scomparso il 17 giugno dell'anno scorso all'età di 91 anni. Alcuni dei suoi film sono sicuramente conosciuti anche in America. Infine, era stato addirittura candidato come miglior regista per Momenti di gloria, film vincitore di 4 Oscar, il regista britannico Hugh Hudson, morto il 10 febbraio di quest'anno. A questo punto ci sorge un dubbio: che la lista dei personaggi da ricordare sia compilata da qualche giovanissimo stagista, convinto che il cinema sia iniziato dopo Tarantino? A questo punto, invece di Oscars' In Memoriam potrebbero ribattezzare il segmento, se ci possiamo permettere un suggerimento, "O... scarsi in memoriam". Noi di Comingsoon abbiamo sempre ricordato questi grandi protagonisti del cinema, e sempre li ricorderemo.

Siamo anche certi che, a guardar bene, molti altri siano stati ignorati ed omessi dall'elenco. A questo punto torniamo a ripeterci: che senso ha?

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  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
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