Nessuno ti salverà potrebbe diventare un franchise? Il regista: "Richiederebbe molto lavoro"

In Italia, Nessuno ti salverà è disponibile in streaming su Disney+ ed è il film horror del momento. L’invasione aliena è nuovamente hot topic nel mondo dello spettacolo grazie alla recente proposta cinematografica diretta da Brian Duffield con Kaitlyn Dever. La protagonista è una donna che vive da sola, isolata dal resto della cittadina, e scopre di essere vittima di un’invasione aliena. Ma il film ha potenziale per un sequel?

Nessuno ti salverà potrebbe avere uno o più sequel? Risponde il regista

Brian Duffield ha riflettuto sulla possibilità di realizzare uno o più sequel di Nessuno ti salverà, ma non sembra essere entusiasta. Il regista ha affrontato l’argomento in una recente intervista con Slash Film e ha raccontato di non essere un fan dei film sequel. In ogni caso, ha lasciato una porta aperta spiegando di essere disponibile a valutare un seguito ad una sola condizione. Nonostante il finale sconvolgente di Nessuno ti salverà, Brian Duffield ha ammesso che al momento non ha intenzione di realizzare sequel.

Non sono un grande fan dei sequel. Ho ironizzato con Kaitlyn dicendole che forse avrei fatto ogni sette anni un nostro Before Sunset – Prima del tramonto per salvarla. Potrei fare un sequel, ma non ne ho intenzione. Se abbastanza persone guardassero il film su Hulu e desiderassero un sequel, allora ne parleremo. Non c’è ancora un piano di franchising nella mia testa. Richiederebbe molto lavoro e poi sarei così stressato da dover inventare qualunque cosa.

Stando alle parole del regista, Nessuno ti salverà non è nato con l’intenzione di sviluppare un franchise horror. Anche se Brian Duffield ha ammesso di aver trovato brillante l’interpretazione di Kaitlyn Dever, non è detto che tornerebbe sul set per un ulteriore seguito della storia. La protagonista è costretta a sopravvivere ad un’invasione aliena terrificante e non può contare su nessuno se non su se stessa. Brynn Adams è una donna che vive isolata tra le mura della casa d’infanzia, dove si sente protetta nonostante l’avversione della comunità nei suoi confronti che l’ha spinta ad una vita di solitudine. Quando però si rende conto di non essere più da sola in casa, Brynn deve scegliere se soccombere o lottare per la propria vita.