Kevin Costner onora Whitney Houston e Guardia del Corpo: "I sognatori a volte s'incontrano nei loro viaggi"
Kevin Costner, onorando il veterano produttore musicale Clive Davis prima dei Grammy, ha ricordato il rapporto con Whitney Houston e con lui durante la creazione di Guardia del corpo. Rivelando un dietro le quinte del successo "I Will Always Love You".
Guardia del corpo (1992) è uno dei film più famosi di Kevin Costner, soprattutto per la presenza nel film di Whitney Houston, che interpretò uno dei suoi brani immortali, "I Will Always Love You" (che tra l'altro è una cover di una canzone di Dolly Parton, scelta proprio da Costner). Al gala prima dei Grammy, l'attore è stato presente per onorare il produttore musicale Clive Davis, ora novantenne, presenza nell'ombra ma fondamentale per quel grande successo e tanti altri. Kevin ha rivelato i suoi sentimenti, ricordando la costruzione di un progetto più azzardato di quanto possa sembrare col senno di poi. Leggi anche Horizon: il nuovo western di Kevin Costner sarà diviso in quattro parti
Guardia del corpo, Whitney Houston, Kevin Costner e una scommessa
Kevin Costner fu il motore di Guardia del corpo: anche se la regia fu affidata a Mick Jackson, oltre che interprete la star era anche produttore del film, scritto dal suo vecchio amico Lawrence Kasdan. Con un budget di 25 milioni di dollari, Guardia del corpo ne incassò oltre 410 in tutto il mondo.
Come riporta Variety, onorando il veterano producer musicale Clive Davis, coartefice del successo di Whitney Houston e letteralmente suo angelo custode fino all'improvvisa morte della cantante nel 2012, Costner ha spiegato come nacque The Bodyguard. Una certa commozione ha preso piede quando il discorso si è concentrato naturalmente su Whitney e sul celebre brano "I Will Always Love You".
Non conosco Clive bene come la maggior parte di voi in questa stanza. Si potrebbe persino dire che non avessimo molto in comune. [...] Ma tutti e due siamo stati colpiti da Whitney la prima volta che l'abbiamo vista. Le fondamenta del nostro incontro furono gettate il giorno in cui Lawrende Kasdan mi diede il copione di Guardia del corpo e il giorno in cui Clive accettò di produrre Whitney Houston. Il nostro terreno comune sarebbe stata Whitney. E gli elementi in gioco si sarebbero un giorno uniti in una forza della natura così grande che, per un periodo di tempo, sembrò che l'intero mondo fosse concentrato su questa piccola canzone country. [...]
Come fanno tre persone a trovarsi in questo ambiente? Non importa chi siamo o come abbiamo iniziato. Conta solo l'incrociarsi, il trovarsi insieme, cosa ricaviamo da quell'unione casuale. Whitney era diventata la cantante più celebrata della sua generazione. Ma non era nemmeno un'attrice professionista e non era chiaro che fosse qualcosa che aspirava ad essere, o che avrebbe mai aiutato la sua carriera. [...]
Tutti e tre facemmo un salto nel vuoto, ma forse il più grande e più difficile fu quello di Clive. Avevo bisogno di sapere che potevo fare il film che stavo immaginando. Whitney lo vide come un'opportunità per reinventarsi. Ma per Clive, era una mossa che nella sua carriera poteva portare al disastro. Però io avevo bisogno di Clive, avevo bisogno della sua fiducia e della sua benedizione. E avevo bisogno che rinunciasse all'unica cosa alla quale non era abituato a rinunciare: il controllo. [...]
Se ci pensate saremmo dovuti essere acerrimi nemici. Poteva andare solo in un modo e se non fosse andata bene, sarei rimasto fuori dalla porta. Per Clive Guardia del corpo era un film sulla cantante. Su Whitney. E a me andava bene. Mia madre non era molto d'accordo, ma le chiesi di starne fuori! Ma in quel caso, Clive aveva ragione. Se non avesse funzionato Whitney, non avrebbe funzionato il film. [...]
Clive diede l'anima per una canzone di cui non era nemmeno molto sicuro sulle prime. La sua fiducia in me e ciò che aveva sentito cancellarono ogni piccolezza che il tipico executive potrebbe avere. Un uomo di minor valore mi avrebbe liquidato, scegliendo un altro singolo. Ma Clive no. Non lasciò che il suo ego intralciasse l'opportunità dell'artista che rappresentava, e rese da solo un successo quella canzone che reggeva il film. [...]
"I Will Always Love You" scalò le classifiche, in tutto il mondo, prima ancora che il film uscisse. E grazie alla guida musicale di David Foster e alla voce che venne fuori da quel corpicino quella sera nello studio, ottenemmo la performance di una vita. Inseguiamo tutti i sogni, di rado ci incrociamo. Ma a volte succede, perché lo vuole il destino. [...]
E ora dirò qualcosa che non ti ho mai detto prima, magari questa non è la circostanza, ma non voglio perdere l'occasione e viene dal cuore: nessuno di noi due alla fine poteva proteggere la nostra amata Whitney, ma le tue impronte sulla sua vita sono pulite, amico mio. Sei stato un miracolo nella sua vita. Grazie per essere stato la sua guardia del corpo, Clive.