Guardia del corpo, film diretto da Mick Jackson, segue la storia di Frank Farmer (Kevin Costner), ex agente della sicurezza presidenziale che ha deciso di diventare un bodyguard personale. Un giorno l’uomo viene contattato da Bill Devaney (Bill Cobbs), il manager di Rachel Marron (Whitney Houston), famosa e splendida attrice che da tempo riceve numerose lettere di minacce. Frank, che in un primo moneto si mostra contrario all’ingaggio, sceglie poi di accettare e comincia da subito a migliorare i sistemi di sicurezza finora adottati per salvaguardare la vita della popstar e di suo figlio Fletcher (DeVaughn Nixon). Inizialmente tra la guardia e Rachel gli scontri sono all’ordine del giorno, per via del carattere arrogante di lei. Poi, quando la donna capisce che il bodyguard farebbe qualsiasi cosa per proteggerla, comincia a provare qualcosa per lui e passano la notte insieme. Frank, però, dopo l’incontro, non riesce più a distinguere lavoro e sentimento.
Questo lo porta ad allontanarsi emotivamente dalla star che, invece, non accetta né comprende il suo atteggiamento distaccato. Durante una cena di gala, infatti, per farlo ingelosire, fa finta di cedere alle lusinghe di Greg Portman (Tomas Arana), un ex agente della CIA. Improvvisamente, però, arriva l’ennesima minaccia nei confronti di Rachel, convincendo Frank a portarla insieme al figlio e a sua sorella Nicki (Michele Lamar Richards) nello chalet di suo padre, Herb Farmer (Ralph Waite). Tuttavia, anche qui la vita della popstar è in pericolo: lo stalker misterioso prima cerca di uccidere il piccolo Fletcher, poi, per errore, finisce per ammazzare Nicki, che si scopre essere la vera mandante del killer. Quando Rachel e Frank sembrano essersi finalmente liberarti dell’assassino, tornano a Los Angeles per la notte degli Oscar. Proprio durante quella sera, però, ci sarà l’amara resa dei conti…
"Un thriller ben congegnato, con qualche concessione al "melo'" ma sostenuto da un ottimo dialogo e da una valida sceneggiatura: efficace la sequenza con il frivolo rituale della consegna delle ambite statuette degli oscar, immerso in un clima di tragedia incombente. Brava la Huston,aggressiva, cinica e capricciosa quando occorre, e capace di mostrare tenerezze e fragilità che il personaggio costruitosi attorno nasconde accuratamente. Costner è come al solito assai monocorde, prigioniero nel ruolo di bello eternamente concentrato su qualcosa di importante o doloroso a ricordarsi, ma l'incalzare delle immagini e la sapiente sceneggiatura gli consentono di fare una figura superiore ai suoi meriti. Ottimi i comprimari e bella la colonna sonora, con ottime canzoni dove la Houston dispiega le note qualità." (Segnalazioni Cinematografiche)."Per incarnare il duro dallo sguardo di ghiaccio ma dal cuore tenero non basta un taglio di capelli alla marine e un vestito grigio da agente della CIA. Ci vorrebbero quelle facce segnate e sofferenti alla Humphrey Bogart. Che Kevin Costner non ha, e meno che mai in questo film tutto fumo e niente arrosto, plateale e insipido, scontato e prevedibile nei minimi particolari, non si sa se più ingenuo o più furbacchione. Se è vero che non c'è il due senza il tre, Kevin Costner dovrebbe girare al largo da Lawrence Kasdan." (Enzo Natta, Famiglia cristiana)."Quello che è più difficile da mandar giù è la scriteriata sceneggiatura imbastita da Lawrence Kasdan per Steve McQueen nel 1975 e da lui riveduta prima di affidarla alla regia dell'inglese Mick Jackson." (Alessandra Levantesi, La Stampa 18/12/92)."Chi si aspetta un intrattenimento rapidamente televisionabile e videocassettabile può accontentarsi; chi invece pretenderebbe da un simile spunto qualche verità sulla condizione, la psicologia e i rischi degli uomini di scorta dovrà aspettare un'altra più seria occasione." (Tullio Kezich, Il Corriere della Sera, 17/12/92)."Il Kevin Costner di Natale al centro di una storia zeppa di luoghi comuni, e ondeggiante a fatica tra il sentimentalismo facile e il thriller di maniera." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo 18/12/92).
La sceneggiatura era stata in origine pensata da Lawrence Kasdan per un film interpretato da Steve McQueen e Diana Ross (1976). La pellicola fu bocciata dalla critica, ricevendo ben sette candidature ai Razzie Awards, compresa quella per il peggior film dell'anno.
È stata un’idea di Kevin Costner quella di far cominciare a cappella la canzone "I Will Always Love You" a Whitney Houston. Per la Houston è stato il primo ruolo cinematografico. Kevin Costner, tra i produttori del film, ha insistito molto affinché la cantante avesse la parte da protagonista.
Fletcher (DeVaughn Nixon): E tu, di che cosa hai paura? Frank (Kevin Costner): Di non esserci nel momento in cui c'è bisogno di me. Rachel Marron (Whitney Houston): Non mi sono mai sentita tanto sicura in vita mia, non riuscirebbe a fartela nessuno. Frank: In questo momento non ne sarei così sicuro. Frank Farmer: Io non rendo bene in un posto fisso, mi si addormentano i piedi. Rachel: Coraggio, non la tiriamo per le lunghe. Dammi un bacio. Frank: Addio Rachel. Rachel: Addio Frank.
Attore | Ruolo |
---|---|
Kevin Costner | Frank Farmer |
Whitney Houston | Rachel Marron |
Gary Kemp | Sy Spector |
Bill Cobbs | Devaney |
Ralph Waite | Herb Farmer |
Joe Urla | Minella |
Robert Wuhl | Presentatore |
Nita Whitaker | Cantante |
Blumen Young | Secondo Vinc. Oscar |
Charles Keating | Klingman |
Michele Lamar Richards | Nicki |
Jennifer Lyon Buchanan | Vincitore Oscar |
De Vaughn Nixon | Fletcher |
Tony Pierce | Dan |
Debbie Reynolds | Debbie Renolds |
Nathaniel Parker | Clive Healy |
Phil Redrow | Regista Del Video |
Bert Remsen | Presidente Rotary |
Richard Schiff | Skip Thomas |
Mike Starr | Tony |
Chris Connelly | Maestro |
Tomas Arana | Portman |
Ethel Ayler | Emma |
Gerry Bamman | Ray Court |
Joseph C. Hess | Marito Cubano |
Victoria Bass | Donna Vestita Verde |
Christopher Birt | Henry |
Sean Cheesman | Rory |
Patricia Healy | Primo Vincit. Oscar |
Donald Hotton | Reverendo Hardy |
Stephen Shellen | Tom Winston |
Abbey Vine | Ben Shiller |
Daniel Tucker Kamin | Thuringer |
Rob Sullivan | Presentatore |
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