Jumanji: perché il padre di Alan Parrish e il cacciatore Van Pelt sono interpretati dallo stesso attore?
Vi siete mai chiesti perché Jonathan Hyde, in Jumanji, interpreta il doppio ruolo di Samuel Parrish (il papà del protagonista) e del cattivissimo cacciatore Val Pelt? La ragione ha a che fare con il percorso del protagonista della commedia fantasy, interpretato da Robin Williams.
Sony Pictures ha appena annunciato che il reboot di Jumanji avrà un nuovo capitolo e che, dopo Benvenuti nella Giungla (2017) e Jumanji: The Next Level (2019), è in arrivo un nuovo capitolo del franchise con Dwayne Johnson. La notizia regala l'occasione per fare un tuffo nel passato. Precisamente fino al 1995, anno in cui è uscito il Jumanji originale: il cult con protagonista il leggendario Robin Williams. Nel corso della sua carriera, l'attore ha interpretato ruoli che sono rimasti nel cuore del pubblico non solo per il suo travolgente umorismo, ma anche pe la commovente profondità che spesso ha infuso nei suoi personaggi.
Alan Parrish, cui Williams pressa il volto in Jumanji, fonde entrambe le caratteristiche, sebbene il film di Joe Johnston, tratto dall'omonimo albo illustrato per bambini di Chris Van Allsburgumani, sia a tutti gli effetti un'avventurosa commedia fantasy. Andiamo con ordine: Alan (Adam Hann-Byrd) è un ragazzino perseguitato dai bulli. Suo padre è l'austero Samuel Parrish (Jonathan Hyde), proprietario di un'importante fabbrica di scarpe.
Dopo essere stato picchiato dal branco, Alan trova una misteriosa cassa che contiene un gioco da tavolo chiamato Jumanji. La sera stessa, inizia una partita con l'amica Sarah Whittle (Bonnie Hunt), della quale è segretamente innamorato. Quando il ragazzo lancia i dadi, il gioco magicamente lo risucchia, imprigionandolo nella giungla "finché un 5 o un 8 non compare". Ne uscirà vent'anni dopo grazie a Judy (Kirsten Dunst) e Peter (Bradley Pierce), sfuggendo per miracolo al terribile cacciatore Van Pelt. Quest'ultimo, proprio come Samuel Parrish, ha il volto di Hyde. Qual è la ragione di questa particolare scelta di casting?
Il doppio ruolo di Jonathan Hyde in Jumanji
Dietro la decisione di far interpretare all'attore australiano due personaggi - aventi entrambi un ruolo chiave per il percorso di vita di Alan - c'è una ragione più profonda di quanto potremmo immaginare. Il tremendo Van Pelt, infatti, rappresenta la paura infantile di Alan del giudizio di suo padre e il peso delle sue aspettative. Il ragazzo e il genitore si scontrano in modo acceso in una scena di Jumanji proprio perché Alan non si sente compreso. Samuel Parrish, dal canto suo, maschera dietro ad un atteggiamento distaccato e autoritario la volontà di agire per il bene di suo figlio. Confrontarsi con il cacciatore, nel gioco, significa per Alan affrontare simbolicamente i problemi irrisolti con il padre.
Si scriveva in apertura che i personaggi che Robin Williams ha portato sullo schermo celano un'individualità più profonda di quanto non appaia ad una prima occhiata. L'avventura di Alan e il casting di Jonathan Hyde ne sono un esempio.
Jumanji: l'omaggio a Robin Williams nel reboot con Dwayne Johnson
Nel 2017, Dwayne Johnson e il cast di Jumanji: Benvenuti nella Giungla hanno fatto rivivere in una nuova veste l'amato classico con il compianto Williams. Ufficialmente il film avrebbe dovuto essere un sequel dell'originale del 1995 e infatti include un riferimento ad Alan Parrish.
Insider ha sottolineato come il reboot di Sony Pictures, uscito tre anni dopo il tragico suicidio di Robin Williams, abbia reso omaggio al compianto attore. La trama è incentrata su un adolescente di nome Alex, che nel gioco diventa Jefferson "Idrovolante "McDonough (Nick Jonas). Il personaggio, proprio come Alan, è rimasto incastrato nel gioco per 20 anni. La storia comincia quando un gruppo di adolescenti si imbatte in Jumanji e viene risucchiato a sua volta.
McDonough e li porterà al sicuro, ovvero nella vecchia casa sull'albero di Parrish. I protagonisti non sanno che si tratta della stessa, ma una scena lo rivela agli spettatori: inciso su un palo di legno, infatti, compare il nome del personaggio interpretato da Robin Williams. Per chi ha amato non solo lo straordinario artista, ma anche il cult del 1995, quel piccolo omaggio è estremamente significativo per più di una ragione.