Julianne Moore rivela perché non recita in film che prevedono l'uso di armi da fuoco
L'attrice Julianne Moore, in occasione dell'uscita del suo prossimo film, in cui apparirà per la prima volta mentre usa una pistola, ha rivelato come mai si è sempre rifiutata di recitare in ruoli che coinvolgessero l'uso delle armi da fuoco e sull'importanza di una legislazione che garantisca maggiore sicurezza.
Vincitrice del Premio Oscar e presidente di giuria alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia, Julianne Moore ha rivelato perché, in oltre 10 anni di carriera, si è sempre rifiutata di recitare in ruoli che prevedessero l'uso di armi da fuoco. Un "record" che ha infranto con il suo ultimo film, Sharper.
Julianne Moore e i suoi interventi a favore di una legislazione sulla sicurezza dell'uso delle armi
Nel film, produzione originale di Apple Original Films, Moore appare sullo schermo mentre impugna una pistola, qualcosa che il pubblico non le ha mai visto fare da oltre un decennio. In una recente intervista, l'attrice ha spiegato qual è il motivo dietro questa scelta e soprattutto ha sottolineato l'importanza della rappresentazioni di armi da fuoco sullo schermo e sul loro utilizzo: per Moore anche la scelta di non mostrare mentre prende l'arma ha un certo impatto sul pubblico:
"Non è qualcosa che mi sento portata a fare. Non trovo attraente l'uso delle armi"
Nonostante l'industria di Hollywood abbia mostrato in numerose occasioni l'uso di armi da fuoco sullo schermo, Julianne Moore ha sottolineato come non sia lo star system a essere responsabile dei molteplici casi di violenza dovuti all'uso improprio di armi da fuoco che invece sia l'assenza di una legislazione adeguata a causare i maggiori danni:
"E' molto importante, quando parli di sicurezza delle armi e le persone incolpano l'industria dell'intrattenimetno realizzare, invece, che tutto il mondo vede gli stessi film che si vedono negli USA, ma solo negli USA c'è un così facile accesso alle armi. Così, non sono una fan dei film violenti, ma di certo non incolpo l'industria di Hollywood per la violenza con l'uso di pistole."
L'attrice ha, inoltre, dichiarato che in seguito al massacro alla scuola Sally Hook, ha sentito la necessità di farsi portavoce di questo ideale e di volersi esporre maggiormente nel movimento che chiede al governo una maggiore sicurezza nell'uso delle armi:
"Ho realizzato che non avrei tenuto i miei figli al sicuro se non avessi fatto la mia parte nel cambiare la legge. Ho pensato 'Non sono il tipo di genitore che vorrei essere'. Ho realizzato che se qualcosa di simile fosse accaduto ai miei figli, in parte ne sarei stata responsabile. Non penso che abbia a che fare con il mio essere un'attrice, ma più con il mio essere una cittadina di questo paese. Se c'è qualcosa a cui tieni, allora senti la necessità di agire. Di fare tutto il possibile, anche dal punto di vista politico, per essere davvero parte attiva di questa comunità."