Il Sesto Senso di M. Night Shyamalan compie 25 anni. Haley Joel Osment: "Bruce Willis teneva alto il morale di tutti"

25 anni fa, il piccolo Cole (Haley Joel Osment) 'vedeva la gente morta' e si affidava alle cure del dottor Crowe (Bruce Willis). Il Sesto Senso, terzo lungometraggio ideato e diretto da M. Night Shyamalan, ha scritto un'indimenticabile pagina della settima arte, oltre a portare a casa uno dei maggiori incassi della storia del cinema: 672.806.292. Fino al 2017, quando è stato superato da It di Andy Muschietti, il film ha detenuto il primato di horror dal maggior successo di sempre al box office.

Divenuto proverbiale quando si parla dei colpi di scena meglio riusciti del grande schermo, Il Sesto Senso, nel 2000, è stato candidato a sei Premi Oscar. Il 6 agosto, inoltre, ha tagliato l'importante traguardo del quarto di secolo. Il suo regista è ancora in piena attività: la sua ultima fatica, Trap, arriverà presto nelle sale e sta già facendo molto discutere.

La carriera di Shyamalan ha affrontato alti e bassi, ma una cosa è certa. L'autore non si aspettava che il cult con Bruce Willis avrebbe cambiato per sempre la sua vita, consacrandolo nell'Olimpo dei registi più richiesti di Hollywood. Ai microfoni di People, a proposito dell'anniversario, l'artista ha dichiarato: "È giusto? 25? Quando ci penso, è pazzesco". Poi, alludendo alla figlia Ishana, ha aggiunto: "Avevo più o meno la sua età quando ho scritto Il Sesto Senso".

La 24enne ha recentemente esordito alla regia con l'horror The Watchers, interpretato da Dakota Fanning. "Penso che mia madre fosse incinta di me quando era su quel red carpet" ha ricordato Ishana. M. Night e la moglie Bhavna Vaswani hanno altre due figlie: Saleka - che in Trap presta il volto alla popstar Lady Raven- e Shivani.

Il Sesto Senso: M. Night Shyamalan sbalordito dal successo del film con Bruce Willis

Durante il tour promozionale di Trap, Shyamalan ha commentato il 25esimo anniversario de Il Sesto Senso con il portale GamesRadar+ e al podcast Inside Total Film. In particolare, ha ricordato il proprio stupore nello scoprire i numeri da capogiro che il film stava raggiungendo al botteghino.

A quei tempi, come regista, chiamavi un numero di telefono e sentivi una registrazione in cui ti dicevano gli incassi di ogni film. Quando hanno detto gli incassi del primo venerdì, ho pensato: 'Cosa?'. Perché doveva fare molto meno. Ho chiamato Bruce Willis o Bruce ha chiamato me e mi ha detto: 'Abbiamo vinto il venerdì'. È così strano, perché nessuno pensava che saremmo stati il film numero 1 al box office.

Chiamando lo stesso numero una settimana dopo, Shyamalan ha scoperto che gli incassi erano saliti a 8 milioni. "Ho pensato: 'Oh, m*rda, ci sarà un errore nella registrazione di chiamata'. Non era mai successo dopo Titanic".

Haley Joel Osment: "Bruce Willis teneva alto il morale di tutti"

È triste che Willis non possa dire la sua in proposito. Il leggendario attore, ai tempi, era già molto noto per il franchise di Die Hard e titoli cult quali Pulp Fiction e Armageddon. Non si discute, però, che la sua interpretazione ne Il Sesto Senso rientri tra le più apprezzate dei fans. Purtroppo il divo si è ritirato dalle scene perché affetto dal 2022 da demenza fronto-temporale (una malattia degenerativa che colpisce la parte frontale e laterale del cervello, causando anomalie nella personalità e nel linguaggio).

Dopo aver appreso della diagnosi del collega, Haley Joel Osment gli ha dedicato un toccante post sui social media, in cui ha espresso il suo affetto e la sua stima per Bruce Willis.

Sono così grato per ciò che ho potuto vedere in prima persona e per l'enorme mole di lavoro che ha costruito per noi, di cui potremo godere per anni e anni a venire. Volevo solo esprimere il rispetto e la profonda ammirazione che ho per Bruce e la sua famiglia, mentre vanno avanti con il coraggio e l'entusiasmo che li hanno sempre caratterizzati.

Durante un'intervista promozionale per Il Sesto Senso, l'ex bimbo prodigio, che aveva allora 10 anni, ha ricordato che, nonostante Willis prendesse molto sul serio il suo lavoro, riusciva sempre a stemperare il clima teso dettato dalla sceneggiatura. "Dopo essere stati così intensi tutto il giorno e aver avuto scene molto profonde, molto pesanti, lui è sempre stato bravo ad alleggerire le cose e a tenere alto il morale di tutti. Questo ha aiutato molto."