I segreti di Brokeback Mountain, Heath Ledger nel ricordo del regista Ang Lee: "Siamo stati fortunati ad averlo"
La perdita di Heath Ledger sconvolse il mondo e ancora oggi il suo talento e la sua bravura sono celebrati dai colleghi che lo hanno conosciuto. Anche Ang Lee, regista di I segreti Brokeback Mountain ha voluto ricordarlo con il racconto di alcuni aneddoti delle riprese. Vediamo cosa ha detto.
Esistono artisti il cui ricordo resta per sempre nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di osservarli all'opera: Heath Ledger è uno di questi. A distanza di 17 anni dall'uscita di I segreti di Brokeback Mountain, il regista Ang Lee non nasconde la commozione nel rievocare l'attore e il suo talento, durante le riprese del film in cui fu protagonista con Jake Gyllenhaal.
Heath Ledger, le parole di Ang Lee sulla sua interpretazione in I segreti di Brokeback Mountain
Non è stato semplice portare sullo schermo un personaggio complesso come Ennis. Il regista, infatti, ha dichiarato a Empire:
"Ennis è un personaggio molto represso: macho, ma gay, gay ma omofobo e, spesso, non si riesce a esprimere tutte queste contraddizioni con le parole. Perciò, il carisma di Heath ha contribuito a rafforzare la storia. Si preparò molto, soprattutto per conto suo, e ogni volta mi sorprendeva con ciò che aggiungeva all'intepretazione."
Secondo Lee la bravura di Heath veniva fuori soprattutto nelle scene in cui non c'era dialogo, perché bastavano le sue espressioni e la sua intensità a creare l'atmosfera giusta. In particolare, il regista ricorda il momento in cui il personaggio di Ennis ritrova la sua ex, interpretata da Linda Cardellini, e i due hanno un confronto alla tavola calda. Nella scena, il personaggio di Linda gli urla contro, ma Heath Ledger si limita a mangiare la torta di mele che ha davanti, eppure, anche nel suo silenzio, era talmente limpido ciò che voleva trasmettere che tutta la troupe sul set era in lacrime nel guardarlo:
"Heath, dal punto di vista tecnico, si lasciava guidare, ma preferiva lavorare da solo. Non era qualcuno che aveva bisogno di riempire i silenzi, era molto indipendente. Se c'era qualcosa che non funzionava, bastava dirglielo e subito trovava una soluzione alternativa."
Sul set lavorava bene anche con Jake Gyllenhaal, nonostante all'inizio i due non andassero sempre d'accordo. "Molte volte - ha ricordato Ang Lee - dovevo mediare tra i due, non perché litigassero, ma avevano un modo diverso di intendere il lavoro, in senso buono. Ma trovavano sempre un modo per superare le divergenze". Sull'intepretazione del cowboy di Heath Ledger, il regista l'ha definito un talento naturale:
"Era bravo anche con gli animali. Quando saliva sul cavallo, nessuno aveva dubbi. Era un cowboy. Siamo stati tutti molto fortunati a poter lavorare con un attore di quel calibro. Il suo era un dono divino."