Guardiani della Galassia, il destino di Gamora già tragico prima di Infinity War: il segreto di James Gunn
James Gunn ha rivelato soltanto di recente di aver valutato un destino ugualmente tragico per Gamora e ancor prima degli eventi di Infinity War. Cosa aveva in mente il regista?

James Gunn è pronto a salutare tutti i suoi Guardiani della Galassia. Il Vol. 3, disponibile in sala dal 3 maggio 2023 in Italia, ha permesso all’acclamato regista di destinare ai suoi personaggi un addio adeguato. Eppure, proprio in occasione del press tour dedicato al terzo capitolo dei Guardiani, il regista ha svelato un dettaglio relativo a Gamora. Il personaggio interpretato da Zoe Saldana muore in Avengers: Infinity War. Eppure, a detta di James Gunn, il suo destino era già segnato ed è stato in un certo senso posticipato. Originariamente, infatti, Gamora doveva morire in Guardiani della Galassia Vol. 2. Perché James Gunn ha cambiato idea?
Guardiani della Galassia, Gamora doveva morire nel Vol. 2
In una recente intervista con ComicBook, James Gunn ha rivelato il suo asso nella manica. Il regista aveva preventivato di uccidere Gamora già nel secondo film dei Guardiani della Galassia, ma se avesse portato a termine il suo obiettivo primario avrebbe cambiato per sempre le dinamiche di Avengers: Infinity War. I fratelli Russo hanno scelto Gamora come vittima per il terzo capitolo sui Vendicatori. Gamora, la figlia preferita di Thanos, viene sacrificata proprio dal Titano Pazzo per ottenere la gemma dell’Anima. Ma il personaggio non è svanito nel nulla. In Avengers: Endgame è apparsa una nuova Gamora, o meglio una sua versione del passato, ancora fedele a Thanos. La guerriera ha un incarico da portare a termine: collezionare le gemme e portarle a suo padre. Tuttavia, se James Gunn avesse portato a termine la sua trama, Gamora avrebbe salutato i Guardiani molto tempo prima. James Gunn ha confessato soltanto di recente quali fossero i suoi piani iniziali.
Gamora è quasi morta nel Vol. 2. Sapevo fin dall’inizio che Zoe voleva interpretare il personaggio soltanto per un certo numero di anni ed è stata molto onesta con me quando mi ha detto che avrebbe chiuso dopo Guardiani della Galassia Vol. 3. E quindi avevo deciso di farla morire. Pensavo che sarebbe stata lei a sacrificarsi, e che Quill avrebbe imparato a conoscere se stesso al contrario di Yondu nel secondo film, e mi sono ricreduto. Kevin [Feige] e Lou [D’Esposito] mi hanno convinto a non farlo. Del resto non funzionava neppure così bene. Non mi sembrava la scelta giusta, piuttosto credevo fosse più giusto andare nella direzione che abbiamo poi preso con quel film.