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Godzilla, settant'anni e non sentirli: un presente radioso per il nostro lucertolone nucleare preferito

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Nell'anno del suo settantesimo compleanno, Godzilla ci appare più popolare e in forma che mai.

Godzilla, settant'anni e non sentirli: un presente radioso per il nostro lucertolone nucleare preferito

Settant’anni e non sentirli. Anzi, festeggiarli alla grande, con una proiezione celebrativa al Festival di Berlino del film da dove tutto ha avuto inizio, con un Premio Oscar andato alla più recente filiazione giapponese della saga, e con un nuovo blockbuster hollywoodiano - parte del cosiddetto MonsterVerse - che arriva nei cinema di tutto il mondo. Godzilla, in questo 2024 che ne segna un importantissimo anniversario, è più presente, vitale, e protagonista che mai.

Capostipite di tutti i kaiju a venire, Godzilla (che in patria si chiama Gojira) nasce nel 1954, protagonista del leggendario - e bellissimo - film omonimo diretto da Ishirō Honda. È un dinosauro preistorico, che è stato risvegliato da un sonno millenario, e reso ancor più gigantesco e letale, con la capacità di sputare raggi distruttivi dalla bocca, dagli esperimenti nucleari effettuati nel Pacifico. Si risveglia, e sbarca sulle cose giapponesi seminando panico e distruzione.
Non serve essere studiosi particolarmente attenti per capire e sapere che Godzilla nasce come reazione allo sgancio di Hiroshima e Nagasaki delle bombe atomiche statunitensi che hanno messo fine alla guerra del Pacifico, ma anche segnato in maniera indelebile la storia e la psiche di una nazione, e la storia del mondo tutto.

Fatto sta che il film di Honda - quello che è stato presentato in prima mondiale alla Berlinale qualche settimana fa nella sua versione restaurata in 4K - è uno straordinario successo, e che quel Godzilla, ai tempi interpretato da attori in carne e ossa messi dentro a costumi di gomma, diviene all’istante un personaggio leggendario, che darà vita a un genere e a una lunga, lunghissima serie di film.
A lungo, per diversi decenni, Godzilla rimane una prerogativa giapponese: a oggi sono trentatré i film ufficiali della saga prodotti dalla Toho, lo studio nipponico che detiene i diritti del marchio. Anche i film di Godzilla, come spesso accade da quelle parti in altri ambiti, sono divisi in “ere”: l’era Showa (che comprende i film realizzati fino al 1975), la Heisei (film girati tra la seconda metà degli Ottanta e la prima dei Novanta), la Millennium (dal ‘99 al 2004) e l’era Reiwa (quella attualmente in corso, che ha avuto inizio con lo Shin Godzilla del 2016 e che al momento arriva fino al Godzilla Minus One che quest’anno ha vinto uno storico Premio Oscar per i migliori effetti speciali).

Se il mostro stesso è nato come conseguenza di un gesto americano, in qualche modo possiamo dire che anche l’era Millennium (non felicissima) e la Reiwa (al contrario, davvero notevole), sono nate in reazione a quello che stava succedendo dall’altro lato del Pacifico, a Hollywood.
Da subito, infatti, fin da quel primo film film del 1954, l’industria del cinema americana ha tentato di impossessarsi in qualche modo di Godzilla, ma a lungo l’unico risultato è stata la co-produzione di un film Toho del 1965 (L'invasione degli astromostri) e il ridoppiaggio e l’adattamento con vari inserti video (come quelli in cui Raymond Burr appare nei panni del giornalista Steve Martin) a sostituzione di alcune scene originali dei film provenienti da Oriente.
Il primo Godzilla hollywoodiano arriva nel 1998 (un anno prima del sorgere dell’era Millennium, quindi), quando Ronald Emmerich va sbarcare il suo “Zilla” a New York per seminare, come avvenuto più e più volte  Tokyo, panico e distruzione. Quello di Emmerich è stato un film contestatissimo dai fan più accaniti di Godzilla, ma in fondo sono proprio la sua libertà e il suo non prendersi troppo sul serio a farne, per i meno schizzinosi, una sorta di guilty pleasure.

Fatto sta che, tra un tentativo e l’altro, per rivedere di nuovo al cinema un Godzilla americano sono dovuti passare più di quindici anni, quando col beneplacito della Toho le compagnie statunitensi Warner e Legendary hanno inaugurato quello che hanno battezzato “MonsterVerse”, con il Godzilla del 2014 diretto da Gareth Edwards: uno strabiliante successo commerciale che, oltre a sostenere l’idea del MonsterVerse, ha portato come reazione in Giappone alla realizzazione di Shin Godzilla (sorta di reboot della saga nipponica) e alla nascita dell’era Reiwa.
Il Godzilla “americano”, dopo l’inevitabile sequel arrivato nel 2019, ha incrociato per la prima volta la sua strada con il King Kong del MosterVerse (che era stato presentato in Kong: Skull Island) nel Godzilla vs. Kong del 2021, cui ora fa seguito il nuovissimo e imminente Godzilla e Kong - Il nuovo impero. Cosa ci riserva, e riserva al nostro lucertolone preferito, il futuro, ancora non lo sappiamo con certezza. Per ora, però, questo presente è tutto da godere, e che l'orizzonte appare decisamente benaugurante.

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  • Critico e giornalista cinematografico
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