Ghostbusters, Chris Hemsworth temeva che il reboot avrebbe affossato la sua carriera
Chris Hemsworth ha preso parte al reboot di Ghostbusters del 2016, ma a GQ ha rivelato che all'epoca temeva che il film sarebbe stato la rovina della sua carriera. Ecco perché!
Chris Hemsworth è conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato Thor, il dio del tuono, nei 4 film dedicati al personaggio e in quelli dedicati ai più potenti eroi della Terra, gli Avengers. L'attore è anche il protagonista della saga action targata Netflix Tyler Rake, in cui è un mercenario disposto a tutto pur di portare a termine la sua missione. Nella sua carriera, tuttavia, Hemsworth ha anche preso parte a una pellicola in cui ha interpretato un personaggio abbastanza distante dai suoi soliti ruoli: quello di Kevin Beckman nel discusso reboot al femminile di Ghostbusters del 2016.
Ghostbusters, Chris Hemsworth temeva che il film sarebbe stato la fine della sua carriera
Il reboot della saga degli Acchiappafantasmi era nato come sostituto di un mai realizzato terzo film del franchise: inizialmente, infatti, si pensava di realizzare anche un terzo film con il cast originale, ma la morte nel 2014 dell'attore Harold Ramis aveva fatto naufragare il progetto. Il reboot del 2016, diretto da Paul Feig, nasce così con un cast totalmente nuovo e tutto al femminile, con attrici veterane della commedia come Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones e Kate McKinnon (vista recentemente in Barbie, nel ruolo di Barbie Stramba). A loro si aggiungeva Chris Hemsworth nel ruolo di Kevin Beckman, il receptionist attraente ma un po' ingenuo e svampito delle Ghostbusters, con un trope rovesciato molto esilarante.
Nonostante il regista avesse in mente di realizzare altri due film per dare nuova linfa al franchise, le critiche negative al botteghino e tra i fan della saga avevano spento ogni ipotesi di un eventuale sequel. Di recente, Leslie Jones aveva deciso di parlare apertamente delle critiche negative ricevute e degli insulti, molti dei quali violenti, che lei e le altre co-star avevano ricevuto. L'accoglienza negativa del film aveva spaventato anche lo stesso Hemsworth, che aveva temuto che il reboot sarebbe stato la fine della sua carriera. In un'intervista a GQ, infatti, l'attore ha rivelato la sua ansia di lavorare con Feig, il quale voleva che lui improvvisasse sul set, una circostanza inusuale per Hemsworth, che temeva così di deludere le sue co-star e rovinare il film:
"Dissi a Paul 'Non c'è nulla sul copione, che cosa vuoi che io faccia?'. Lui rispose 'Oh, ci arriveremo quando saremo sul set.'. Così, ho detto 'Ok, perché no?. Facciamolo'. E quando sono arrivato sul set il giorno prima che iniziassimo a girare e lui mi ha allungato il copione, l'ho letto e ho detto 'Qui, ancora non c'è nulla, quindi, che cosa devo fare?'. E lui mi ha risposto 'Va tutto bene, vorrei che improvvisassi e ti divertissi'. E la mia immediata reazione è stata, questa non solo è la fine della mia carriera, ma rovinerò anche il film, deluderò tutti, non l'ho mai fatto prima, che cosa dovrei fare?"
Rassicurato dalle sue colleghe, che lo hanno preso sotto la loro ala protettiva, come ha dichiarato l'attore, Hemsworth è riuscito a portare a termine il compito assegnato da Feig, grazie anche alle indicazioni e ai consigli delle attrici. Al di là delle critiche ricevute, l'interprete di Thor ha ammesso di essersi divertito molto durante le riprese del reboot di Ghostbusters e il suo ruolo comico nel film gli è stato di grande aiuto per dar vita alla versione del dio del tuono di Taika Waititi, regista del terzo e quarto film di Thor, una versione più scanzonata e ironica rispetto a quella delle prime due pellicole a lui dedicate.