Elizabeth Banks, un altro film simile a Cocainorso? "Perché no"
Elizabeth Banks ha riflettuto sulla possibilità di realizzare un altro film simile a Cocainorso, ma questa volta con protagonisti degli squali.
Cocainorso non è ancora arrivato al cinema, eppure Elizabeth Banks sta già valutando la realizzazione di un altro film sul genere. Ormai interessata agli animali sotto effetto di sostanze stupefacenti, l’attrice e regista potrebbe approfondire il filone. Il film, intitolato in lingua originale Cocaine Bear, è basato su una storia realmente accaduta ma tuttavia molto meno violenta rispetto a quella realizzata nel film.
Elizabeth Banks sta valutando di realizzare un altro film simile a Cocainorso
Per Elizabeth Banks non si tratta del primo esperimento alla regia. Nota soprattutto come attrice, ha iniziato ad avvicinarsi alla regia già nel 2013 con Comic Movie, anche se il progetto ha coinvolto più registi all’epoca. Il primo lungometraggio con la sua firma alla regia è stato Pitch Perfect 2, seguito da Charlie’s Angels. Cocainorso è il suo terzo film in qualità di regista e dovrebbe approdare nelle sale italiane ad aprile 2023. Il film, come già detto, trae spunto da una storia vera ma si prende alcune libertà creative. Il cast include Keri Russell, O'Shea Jackson Jr., Alden Ehrenreich, Jesse Tyler Ferguson, Brooklynn Prince, Margo Martindale e il compianto Ray Liotta. La trama segue un orso che, dopo aver ingerito accidentalmente della cocaina, inizia a comportarsi in modo scalmanato. La regista ha riflettuto sulla possibilità di poter realizzare un secondo film molto simile. Durante un’intervista con People, il reporter ha menzionato una news relativa a della cocaina galleggiante nell’oceano della Nuova Zelanda. Il collegamento ad un Cocaine Shark è stato immediato.
Ho letto quella notizia. Se dovesse esserci una bella storia per farlo, perché no? Squali e cocaina, non vedo perché non dovrebbe funzionare.
E pensare che, ai microfoni di Variety, Elizabeth Banks ha definito Cocaiorso “un rischio davvero enorme” per la sua carriera. “Doveva sembrare un documentario NatGeo su un orso che si faceva di cocaina. In questo modo non potrebbe mai sembrare qualcosa di stupido. E doveva sembrare assolutamente reale. Ho pensato molto a questo povero orso che è strato trascinato nel tunnel della droga finendo per morire poco dopo. Ho pensato che questo film potesse essere la sua personale vendetta contro il genere umano”.