Dragon Trainer, Nico Parker sulle critiche per Astrid non bionda: "Se me ne preoccupassi, impazzirei"
Nico Parker, che interpreta Astrid nel remake dal vero di Dragon Trainer, al cinema dal 13 giugno, ha spiegato al Times perché non si fa toccare dalle critiche di chi pretende Astrid bionda e caucasica come nel cartoon. Se si tratta di fedeltà totale al cartoon, capisce il punto di vista. Ma ignora chi si lamenta per... altri motivi.

Sarà in tutte le sale italiane dal 13 giugno il remake dal vero del classico animato Dragon Trainer, tratto come il precedente cartoon DreamWorks dai libri di Cressida Cowell: Sdentato rimane sempre lui, appena aggiornato nella CGI, Hiccup in carne e ossa è Mason Thames, mentre l'intrepida Astrid è portata sullo schermo dall'attrice ventenne Nico Parker. Il suo casting, pur operato sotto la supervisione di Dean DeBlois, regista del remake nonché co-regista dell'originale, ha lasciato perplesso qualcuno, perché... Nico non è bionda e caucasica come la sua controparte animata. La cosa ci fa sorridere, perché avendo visto il film confermiamo che è inverosimilmente fedele al lungometraggio precedente, ma leggiamo cosa risponde Parker in merito. Leggi anche Dragon Trainer, una clip in anteprima esclusiva del film: l'inizio dell'addestramento!
Nico Parker sceglie di ignorare le critiche per la sua Astrid in Dragon Trainer
Vista di recente in Suncoast e Bridget Jones: Un amore di ragazzo, la giovane Nico Parker è stata scritturata per interpretare l'aspirante guerriera Astrid in carne e ossa nel nuovo Dragon Trainer: inizialmente irritata dalla goffaggine di Hiccup, impara ad amare il figlio del capo-villaggio vichingo, quando lui le mostra che i draghi non sono la minaccia su cui basano tutte le loro vite. Se avete visto il cartoon originale del 2010 firmato da Sanders & DeBlois, ricorderete che quell'Astrid era bionda con gli occhi azzurri... e Nico non risponde per niente alla descrizione. Figlia del regista inglese Ol Parker e dell'attrice Thandiwe Newton, è chiaramente mulatta, cosa che ha sollevato le usuali critiche all'inclusività hollywoodiana, peraltro più timida ultimamente, minacciata dagli ordini esecutivi trumpiani. Nico, intervistata dal Times, apprezza invece che le razze si mescolino nella Hollywood di oggi, più disponibile a creare anche icone black, ma preferisce non pensarci troppo:
Ci sono persone che amano davvero i film animati e vogliono sul serio vedere una riproduzione fedele di quei film. Spero che possano guardarlo e trovare comunque qualcosa da amare. Ma per le persone che semplicemente odiano l'inclusività e il cambiamento, quando parliamo di quello, semplicemente non me ne importa nulla. Se già non do valore alla maggioranza delle tue opinioni, non posso dare valore alla tua opinione sui miei capelli. Se lo facessi, impazzirei. [...] C'è ancora una lunga strada da fare, per le donne in generale, quando si parla di nuove parti, materiale originale e storie con protagoniste. Ma penso che tutto stia cambiando. Mi piacerebbe pensare di poter contribuire a quel cambiamento.