Denzel Washington, 5 storie poco note: dalla rissa sfiorata con Josh Brolin alla fuga dalla cerimonia degli Oscar

Indice
• Il decalogo del bravo attore secondo Denzel Washington
• Voleva fare il medico... anzi no l'avvocato... anzi no, il giornalista
• No, Denzel Washington e Josh Brolin non hanno fatto a botte sul set
• Ha piantato in asso la cerimonia degli Oscar a metà serata
• Il bel gesto per Chadwick Boseman

Denzel Hayes Washington Jr., o Denzel Washington, ha entusiasmato il Festival di Cannes 2025 sfilando sul red carpet accanto a Spike Lee, regista di Highest 2 Lowest, e alla co-star ASAP Rocky. Il divo non ha solo presentato il film di Lee, che segna la quinta collaborazione tra Washington e l'autore di Malcolm X, ma ha ricevuto a sorpresa la Palma d’Oro alla carriera, uno dei più prestigiosi riconoscimenti del festival.

Cogliamo dunque l'occasione per celebrare a nostra volta il leggendario attore, che, in più di quarant'anni di carriera, ha anche diretto e prodotto film e vinto due Premi Oscar, due Golden Globe, uno Screen Actors Guild Award e un Tony Award. Ma oltre ai premi c'è molto di più da scoprire. Ecco 5 curiosità poco note su di lui!

Il decalogo del bravo attore secondo Denzel Washington

Durante una recente intervista per promuovere Il Gladiatore II, Denzel Washington ha condiviso alcuni saggi consigli utili, a suo dire, per spingere un attore a migliorare. In particolare, ha rivelato 10 regole di recitazione: delle piccole perle, tanto semplici quanto efficaci, utili per qualunque aspirante attore che voglia superare i propri limiti, proprio come ha fatto lui. Ecco quali sono:

1) Impara a recitare sul palco.
2) Lascia perdere i social media.
3) Mettilo giù. Spegnilo.
4) Stai in silenzio.
5) Sta' tranquillo.
6) Impara.
7) Leggi.
8) Rilassati.
9) Migliora.
10) Nella prima parte della tua vita impara, nella seconda parte della tua vita guadagna, nella terza parte della tua vita restituisci.

Voleva fare il medico... anzi no l'avvocato... anzi no, il giornalista

Denzel Washington è cresciuto con un padre molto severo e rigido rispetto all'educazione di suo figlio, tanto che, da piccolo, gli era permesso guardare solo due film. "Mio padre era un pastore - ha raccontato in una vecchia intervista con Far Out - quindi siamo cresciuti in chiesa e non andavamo al cinema… Potevo vedere Il Re dei Re e I Dieci Comandamenti, e basta". Allora, Washington voleva fare il medico e ha seriamente pensato di iscriversi all'università. Ha poi ripiegato sulla carriera da avvocato, che non ha funzionato, così ha proseguito gli studi in giornalismo. Nel 1977, ha conseguito una laurea triennale in Arte Drammatica e Giornalismo presso la Fordham University.

Leggi anche Denzel Washington è stato battezzato: l'attore diventa ministro di culto, ma cosa significa?

No, Denzel Washington e Josh Brolin non hanno fatto a botte sul set

Sul set di American Gangster (2007) di Ridley Scott, Josh Brolin e Denzel Washington hanno avuto un momento di tensione quando quest'ultimo ha intimato a Brolin di non toccarlo. L'ex volto di Thanos del MCU aveva dimenticato una battuta e, nel tentativo di riprendere il filo, ha messa una mano sulla spalla del collega per chiedergli un suggerimento.

Gli ho messo una mano sulla spalla e gli ho detto: "Qual è il limite?", e lui mi ha staccato la mano e ha detto: "Non toccarmi mai". E ho pensato: 'Santo cielo, devo tagliare con Denzel Washington. È una follia'. Non siamo più attori… almeno nella mia testa.

Brolin, riflettendo sull'accaduto a mente fredda, ha attribuito l'intensa reazione di Washington alla sua profonda immedesimazione con il ruolo di Frank Lucas. Stavano per girare una scena molto intensa e Denzel stava solo facendo il suo lavoro. "Era Frank Lucas, punto - ha dichiarato - Ma io non lo sapevo. E poi abbiamo superato quel momento e gli ho chiesto: "Stai bene?". Lui ha risposto: "Sì, tu?". Ho detto: "Sì. Posso dire la mia battuta?". Lui ha risposto: "Sì, vai". È come se avesse detto quello che aveva da dire". Il piccolo incidente non ha compromesso il rapporto tra i due attori, che è un esempio di professionalità e rispetto reciproco.

Ha piantato in asso la cerimonia degli Oscar a metà serata

Denzel Washington, partecipò alla sua prima notte degli Oscar nel 1988. All'epoca, era stato candidato come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film Grido di libertà. Quando capì che non avrebbe vinto la statuetta, decise di abbandonare la cerimonia di premiazione in anticipo. Ha raccontato l'accaduto in un'intervista con Off Script.

Sean Connery era in lizza per Gli Intoccabili. È venuto a consegnare un premio e ha ricevuto una standing ovation di tre minuti. Per aver consegnato un premio. Mi sono detto: "Beh, prendo i cappotti, perché so che stasera non vincerò".

Sebbene il suo intuito non avesse torto (fu proprio Connery ad aggiudicarsi la statuetta), il suo fu indubbiamente un gesto non molto sportivo. Ad ogni modo, il divo non è tornato a casa a mani vuote. Ha rivelato di essersi servito un bel piatto di cibo prima di andarsene e non solo: "Vedo un grande vassoio e penso: 'Me ne vado con qualcosa'… Poi mia madre mi ha detto di prendere la composizione floreale. È tutto vero".

Leggi anche Denzel Washington ha rifiutato un ruolo chiave in Terminator 2 (e ha fatto bene)

Il bel gesto per Chadwick Boseman

Chadwick Boseman sarà sempre ricordato come Black Panther, ma chissà: forse non avrebbe ottenuto questa incredibile opportunità se non fosse stato per la star di The Equalizer.Quando il compianto attore frequentava il programma Midsummer della British American Drama Academy, Denzel Washington gli pagò la retta. Nel 2019, Boseman ricevette il Lifetime Achievement Award dell'American Film Institute e dedicò splendide parole al collega.

"Non esisterebbe Black Panther senza Denzel Washington - ha ammesso - E non parlo solo di me, ma di tutto il mio cast – quella generazione – che si regge sulle tue spalle. Per puro caso, ero uno degli studenti che lui ha finanziato. Immagina di ricevere la lettera che ti informa che la tua retta per quell'estate è stata pagata e che il tuo benefattore non è altro che l'attore più bravo del pianeta".

Nel documentario di Apple TV+ Number One on the Call Sheet, Denzel ha ammesso di essersi commosso quando ha visto per la prima volta il cinecomic di Ryan Coogler. "Ho pianto un po' quando ho visto Black Panther - ha raccontato - Non era il tipico film hollywoodiano che di solito tocca le corde del cuore: era qualcosa di molto più profondo. Mi sentivo come se il testimone fosse stato passato. [...] Non era solo il film; era l'impatto che ha avuto. Ero orgoglioso di vedere cosa avevano fatto quei giovani attori e dove stavano andando".