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Batman: 3 buchi di trama senza senso nella trilogia di Christopher Nolan

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La trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è un indiscutibile punto di riferimento per quanto riguarda non solo Batman, ma i film sui supereroi a 360 gradi. Ciò non significa che la storia sia esente dai cosiddetti "buchi nella trama". Ecco i 3 che, ancora oggi, ci mandano in confusione.

Batman: 3 buchi di trama senza senso nella trilogia di Christopher Nolan

La trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è una pietra miliare del cinema di supereroi, di cui ha riscritto i canoni con carisma e intelligenza, conferendogli inedite sfumature. L'approccio del regista inglese all'eroe di Gotham City ha regalato nuova dignità al genere, innalzandolo rispetto al luna park del Marvel Cinematic Universe. Questo, tuttavia, non vuol dire che il Batman di Christian Bale sia cinematograficamente irreprensibile.

Prendiamo, ad esempio, Il Cavaliere Oscuro (2008): un film teso e drammatico che, grazie al Joker di Heath Ledger, ha scritto una pagina di storia del cinema. Tuttavia, nel cult non mancano dei buchi di trama, così come nella trilogia nel suo complesso. Abbiamo individuato i tre snodi narrativi più confusi - uno per film, per par condicio - che, a più di un decennio dalla fine del franchise, ci lasciano ancora perplessi.

Batman Begins – perché la tossina dello Spaventapasseri non fa effetto?

In Batman Begins (2005), Cillian Murphy ha interpretato il popolare nemico di Batman, lo Spaventapasseri. L'arma del villain è la caratteristica tossina della paura, sostanza allucinogena che evoca i traumi più spaventosi di chi la respira. Il film dimostra in più punti quanto sia potente la tossina sulle vittime dello Spaventapasseri, ma ci informa anche che funziona solo in forma di vapore. La Setta delle Ombre, guidata da Ra's al Ghul (Liam Neeson), ha avvelenato con la tossina le riserve idriche di Gotham e ha rubato un emettitore di microonde sperimentale dalla WayneTech per vaporizzare l'acqua potabile e mandare in tilt la città.

Il piano malvagio presenta, tuttavia, una falla: chiunque a Gotham si faccia una doccia, usi un umidificatore o metta su l'acqua per la pasta (producendo quindi vapore), non dovrebbe respirare il gas dello Spaventapasseri? Invece nessuno a Gotham sembra preda delle proprie paure, prima che l'emettitore venga attivato. È un buco di trama, oppure i concittadini di Bruce Wayne sono avvezzi alle docce fredde?



Il Cavaliere Oscuro – Tutti i poliziotti di Gotham nello stesso posto

Criticare Il Cavaliere Oscuro è un rischio ai limiti del sacrilego, dal momento che milioni di fan venerano - a ragione - il secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan. Tralasciamo per un attimo la monumentale interpretazione di Heath Ledger e concentriamoci sulla trama. Uno degli errori più sconcertanti arriva a metà film, quando il Joker rivela che Rachel Dawes (Maggie Gyllenhaal) e Harvey Dent (Aaron Eckhart) sono seduti in magazzini separati pieni di benzina, in attesa di saltare in aria. Batman (Christian Bale) decide di inseguire Rachel e ordina alla polizia di trovare Dent – ​​ma perché?

Quando l'eroe scopre la posizione di Rachel e Harvey, il commissario Gordon (Gary Oldman) lascia intendere che il Gotham City Police Department è pronto a recarsi in entrambi i luoghi. Perché, allora, tutte le unità disponibili vengono indirizzate sulle tracce di Harvey Dent? Una volta apprese le posizioni degli ostaggi, Gordon non avrebbe dovuto mandare i poliziotti in entrambi i luoghi? Descrivere il dipartimento di polizia come una massa d'incompetenti era forse il modo più semplice per esaltare la genialità di Batman e Joker?


Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno: John Blake scopre che Bruce Wayne è Batman dal suo sorriso

Dei tre film della serie, Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno è quello con più incoerenze narrative. Dal tutore magico per il ginocchio di Bruce Wayne, ai poliziotti delle fogne con i volti rasati, fino alla domanda più eclatante: dov'è il Joker? Dopo la tragica scomparsa di Heath Ledger, è comprensibile che Nolan non abbia voluto nemmeno menzionare il personaggio. Passiamo, dunque, al più grande salto logico che il film abbia chiesto agli spettatori: credere che John Blake (Joseph Gordon-Levitt) abbia capito che Bruce Wayne è Batman per come sorride.

In una scena del film, Blake affronta Bruce Wayne e gli rivela che anche suo padre è morto per un colpo d'arma da fuoco. Ebbene, qualcosa nel modo in cui Wayne maschera con il sorriso il dolore per la morte dei genitori, fa capire a John che, in realtà, è Batman. L'articolato ragionamento grazie al quale ha scoperto la vera identità del supereroe di Gotham City è tutto qui. Non ha visto lo stesso sorriso su Batman e Bruce Wayne e fatto due più due: ha confrontato il sorriso di Wayne con il suo. Sgamato!



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