Andrew Garfield e Florence Pugh, la scena di sesso imbarazza il set più di loro: "Non davano lo stop"
Andrew Garfield e Florence Pugh hanno una scena di sesso in We Live in Time: per garantire loro serenità, in set si è ridotto all'osso. Forse troppo. Garfield ha scherzato in un'intervista: "Ma quanto dura questo ciak?"
Dal #metoo è aumentata parecchio a Hollywood l'attenzione anche verso le scene di contenuto erotico, con la presenza di un intimacy coordinator che mira a ridurre il più possibile il disagio sul set, nel rispetto reciproco: nel dramma We Live in Time c'è una scena intensa di questo tipo con Andrew Garfield e Florence Pugh, ma l'attore ha ricordato, ospite del centro newyorkese 92NY, una situazione piuttosto curiosa che si è creata durante le riprese, proprio per aver garantito quell'atmosfera di "sicurezza". Leggi anche Kate Winslet sull'intimacy coordinator: "Avrei voluto averlo da giovane" Michael Douglas commenta l'intimacy coordinator a Hollywood: "Sembra un'intromissione creativa" Ewan McGregor difende l'intimacy coordinator, anche nelle scene di sesso con sua moglie Mary Elizabeth Winstead
We Live in Time, l'imbarazzo per la scena erotica tra Andrew Garfield e Florence Pugh
We Live in Time del regista irlandese John Crowley è una storia d'amore tra Tobias (Andrew Garfield) e Almut (Florence Pugh), che si amano, hanno una figlia e affrontano poi un difficile momento. La passione tra i due personaggi viene rappresentata con trasporto, e Pugh ha ringraziato Crowley per aver creato sul set il cosiddetto "safe space", dove una scena di sesso si può eseguire senza troppi imbarazzi: "Nessuno di noi due sarebbe qui, senza lo spazio che John ha creato per noi". Come spesso accade in questi casi, e come a maggior ragione accade a Hollywood oggi, molto attenta a queste potenziali problematiche durante le riprese, durante tale ripresa la troupe era ridotta all'osso. L'imbarazzo però era tale che... è mancata una cosa fondamentale! Garfield scherza:
La scena diventa appassionata, così come l'abbiamo coreografata, ci stiamo dentro e finiamo per spingerci un po' oltre, perché nessuno ci dice "stop" e ci sentiamo a nostro agio. Tipo: passiamo alla fase successiva, proseguiamo, andiamo avanti... A un certo punto tutti e due ci diciamo come telepaticamente: "Certo questo ciak dura parecchio..." Alzo lo sguardo e lì nell'angolo ci sono Stuart e il nostro microfonista. Stuart ha la cinepresa accanto ed è girato verso il muro!