Kate Winslet sull'intimacy coordinator: "Avrei voluto averlo da giovane"
A Hollywood si è ormai stabilizzata la presenza sul set dell'intimacy coordinator, che controlla la realizzazione delle scene di amore, di sesso o di nudo, affinché sia rispettosa di attori e attrici. Kate Winslet, da poco su SKY e NOW con The Regime, spiega quanto sia utile, al di là delle ironie.
Il ruolo dell'intimacy coordinator, una persona che sul set vigila sulle scene più "intime", suscita una certa ironia non solo sulla rete, ma anche tra gli addetti ai lavori della più vecchia guardia: impegnata nella promozione della serie The Regime (su Sky e NOW qui in Italia), Kate Winslet si dice invece molto favorevole. Anzi, racconta al New York Times Magazine, le sarebbe piaciuto che ci fosse una presenza del genere nei set calcati quando era molto più giovane. Leggi anche Kate Winslet su Titanic: "Ero riconoscente ma mi rese la vita sgradevole"
Kate Winslet sulle scene di nudo e intimità: "Ho dovuto cavarmela da sola"
In The Regime è una dittatrice, in una miniserie satirica su Sky e in streaming su NOW: Kate Winslet ha ormai una carriera molto lunga, nonostante non abbia ancora compiuto i cinquant'anni. Ha attraversato già trent'anni nel mondo dello spettacolo, e dice la sua su una nuova presenza, diventata quasi obbligatoria dopo il movimento #metoo e lo scandalo Weinstein: l'intimacy coordinator, che sovrintende alla scene di nudo o con baci e simulazione di rapporti sessuali. Prima di leggere cosa dice in merito Winslet, riassumiamo quale lavoro in effetti svolga questa figura sul set, perché è importante non cedere alla tentazione di usare le ironie come effettive spiegazioni di qualcosa. L'intimacy coordinator verifica che troupe e cast siano consapevoli della necessità narrativa della scena, che tutti coloro che partecipano alla scena comunichino in modo chiaro, che ci sia la possibilità di indicare un comportamento molesto, che ci sia un effettivo consenso per ogni scena, che ogni scena venga eseguita rispettando una coreografia condivisa, e che il cast usi segni inequivocabili per indicare il termine della scena e il ritorno alla vita reale. Kate Winslet dice:
Mi avrebbe fatto comodo un intimacy coordinator, ogni singola volta che dovevo fare una scena d'amore, o rimanere parzialmente nuda, o anche in una scena con un bacio. Sarebbe stato bello avere qualcuno dalla mia parte, perché ho sempre dovuto farmi sentire io. Tipo: quell'angolazione non mi piace, non voglio stare qui in piedi in nudo frontale, non voglio tutte queste persone nella stanza, voglio che il mio accappatoio sia più vicino. Piccole cose così. Quando sei giovane hai tanta paura di far incazzare la gente, o di apparire rude o patetica, solo perché potresti aver bisogno di quelle cose. Imparare ad avere una voce in capitolo in quei contesti è stato molto, molto difficile.