Kiyoshi Kurosawa, nato il 19 luglio 1955 a Kobe, in Giappone, è uno dei più acclamati registi e sceneggiatori giapponesi contemporanei. Particolarmente noto per il suo stile visionario che ha ridefinito il cinema horror giapponese, Kurosawa è un però un regista estremamente eclettico, che nel corso di una carriera lunga cinque decenni ha affrontato quasi ogni genere di film. Le pellicole di Kurosawa evitano gli eccessi visivi spesso associati al genere, e sono piuttosto caratterizzati da un’ intensa analisi psicologica, atmosfere oppressive, e finali ambigui.
Il suo fascino per il cinema è iniziato presto, portandolo a studiare cinema alla Rikkyo University di Tokio, dove ha cominciato la sua carriera da registra girando film su 8mm. Dopo una gavetta, negli anni ’80 e primi anni ’90, girando thriller e film di azione straight-to-video e a basso costo, Kurosawa emerge con una propria voce autoriale nel 1997 con il suo thriller Cure, la storia di un detective impegnato ad investigare una serie di delitti perpetrati da persone che soffrono di amnesia, manipolate psicologicamente da un enigmatico ragazzo. Nel 2001 il suo Kairo (2001), ha segnato una svolta nell'horror giapponese, introducendo uno stile di horror psicologico incentrato sulle ansie causate dalla tecnologia moderna, sull’alienazione sociale, e la dissoluzione dei legami umani. Nel 2003 Kurosawa amplia il suo repertorio con il film drammatico Bright Future, la cupa e sognante storia di due ragazzi in cerca del loro ruolo nella società. Pur rimanendo fermamente ancorato al genere horror — in particolare con i suoi Retribution e (2006) e Creepy (2016) — la filmografia più recente di Kurosawa si mostra molto più eclettica, spaziando verso il dramma familiare di Tokyo Sonata (2008), la fantascienza di Real (2013) e Foreboding (2017) e il dramma storico di Wife of a Spy (2020).
L'impatto di Kurosawa sul cinema mondiale è stato sottolineato da numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali: il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2008 per Tokyo Sonata; il Leone d’Argento al Festival di Venezia nel 2020 per Wife of a Spy, e il premio per Miglior Regista al Festival di Roma nel per Seventh Code, nel 2013.
Kiyoshi Kurosawa è noto per la sua natura riservata: rilascia poche interviste e preferisce che i suoi film parlino da soli della sua visione artistica. La sua meticolosa attenzione ai dettagli, le sue atmosfere ricche di suspense e la delicata esplorazione di complessi temi psicologici hanno fatto sì che il suo cinema venisse paragonato a quello di autori come Stanley Kubrick, ma Kurosawa ha direttamente citato Alfred Hitchcock e Yasujirō Ozu come sue influenze. Kurosawa insegna cinema alla Tokyo University of the Arts.
Nonostante l’omonimia, non c’è alcun legame di parentela tra Kiyoshi e Akira Kurosa
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