Cure, film diretto da Kiyoshi Kurosawa, è ambientato a Tokyo nel febbraio del 1997 e racconta di una serie di di efferati omicidi sta sconvolgendo la capitale giapponese. Tutti questi crimini hanno un elemento in comune tra loro: i colpevol, persone ordinarie che non riescono a dare spiegazione delle loro azioni, incidono con una lama una X sul collo delle loro vittime. Sul caso indaga Takabe (Kôji Yakusho), un detective imperscrutabile e ligio al proprio dovere ma anche tormentato nell'intimo a causa della moglie malata che sta sprofondando in un stato di demenza precoce, che nelle indagini è assistito dall’amico Sakuma (Tsuyoshi Ujiki), uno psicologo criminale. Nel corso delle indagini, viene individuato come sospettato un giovane di nome Mamiya, che si è aggirato per mesi per la città, apparentemente senza memoria e in uno stato di totale apatia che lo vede ripetere poche e semplici frasi e a mostrare il suo accendino alle malcapitate persone che incontra sul suo cammino, inducendole all'omicidio. È possibile che Mamiya, ex studente di psicologia e ossessionato da vecchi studi sull’ipnosi e da Mesmer, possa essere colui che ha scatenato questa ondata di omicidi?
È il 1997, e dal Giappone arriva un film che cambia tutto, almeno per l'horror. Un film che è un punto a capo, una svolta, un nuovo inizio. Cambia tutto Cure, perché detta nuove linee lungo le quali svolgere i filati della paura, sia dal punto di vista dei contenuti, che da quello della forma.
Cure va dritto per la sua strada, mescola un po’ di carte in tavola per aumentare lo smarrimento e confusione, allude magari, ma si rifiuta di fornire spiegazioni chiare e dirette, mettendo in luce la loro totale inutilità, se non come puro abbellimento - si fa per dire - narrativo e cinematografico.
Un film geometrico e cartesiano, elegante e chirurgico nei piani sequenza come nel montaggio, quanto uno che, quando sa e quando vuole lui, spiazza e confonde.
Il controllo di Kurosawa sulle immagini - e sui suoni, occhio ai suoni - del suo film è quasi sovrannaturale, e la concretezza del suo film sta tutta nella tensione costante ad astrarre tutto, nel minimalismo che si riempie di fantasmi. (recensione di Federico Gironi per Comingsoon.it)
Cure: leggi la nostra recensione completa del Film.
Cure è considerato uno dei film horror più importanti e influenti degli ultimi decenni, vero e proprio punto di svolta nella storia del genere, nonché uno dei punti di origine del filone del J-Horror.
Del film Martin Scorsese ha detto che “è uno dei migliori film del talentuoso Kiyoshi Kurosawa. [...] È un vero maestro della luce, dell’inquadratura e del ritmo, e ha un controllo tale su tutti e tre questi elementi al punto che ci sono momenti nei suoi film in cui il minimo gesto nell’angolo dello schermo riesce a far venire i brividi.”
Ari Aster ha dichiarato che “Si potrebbe sostenere che Cure di Kiyoshi Kurosawa sia il miglior film mai realizzato".
Il film è stato restaurato in 4K e riproposto sul grande schermo il 3 aprile 2025.
Attore | Ruolo |
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Kôji Yakusho | Kenichi Takabe |
Masato Hagiwara | Kunio Mamiya |
Tsuyoshi Ujiki | Makoto Sakuma |
Anna Nakagawa | Fumie Takabe |
Yoriko Douguchi | Dr. Akiko Miyajima |
Yukijiro Hotaru | Ichiro Kuwano |
Denden | Oida |
Ren Ôsugi | Fujiwara |
Masahiro Toda | Toru Hanaoka |
Misayo Haruki | Tomoko Hanaoka |