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BIOGRAFIA DI ADOLFO CELI
Attore e regista. Studia all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma. Avvia la sua carriera di attore nell'immediato dopoguerra, dividendosi tra l'Italia e il Brasile. Qui fonda la nuova sede del Teatro Brasileiro de Comoedia di San Paolo; debutta come regista con due film: "Caiçara"(1950) e "Tico-Tico no fubà"(1952) e diventa capocomico di una compagnia teatrale, facendo conoscere in Sud America autori, quali Sartre, Anouilh, Saroyan e grandi classici come Goldoni, Shakespeare e Molière. All'inizio degli anni Sessanta diviene sovrintendente del Teatro dell'Opera di Rio de Janeiro, conseguendo numerosi successi. Proprio in questa città, giunge la troupe del regista francese Philippe De Broca per girare "L'uomo di Rio"(1963). Celi viene scritturato e questa collaborazione gli fa provare nostalgia dell'Europa. Ecco allora, che torna in patria. In Italia recita per grandi registi, quali: Luigi Zampa, Aldo Fabrizi e Luigi Comencini. Anche qui si cimenta nella regia e lo fa con Vittorio Gassman. Insieme dirigono e interpretano "L'alibi"(1968). Il suo personaggio più celebre è sicuramente quello di 'Emilio Largo', membro dell'agenzia 'Spectre' e acerrimo nemico di James Bond, nel film "Agente 007, Thunderball operazione tuono"(1965). Degli anni Settanta, invece, è fruttuosa la collaborazione con Mario Monicelli in "Brancaleone alle crociate"(1970) e il celebre "Amici miei"(1975). Di quest'ultimo rimane memorabile la sua interpretazione del 'professor Sassaroli'. Recita, ancora una volta nei panni del cattivo, in "Sandokan - Parte Prima" e "Sandokan - Parte seconda", entrambi di Sergio Sollima e del 1976, dove è 'Lord Brooke'. Parlava correntemente l'italiano, l'inglese, lo spagnolo, il francese, il portoghese e il tedesco, eppure, a causa del suo inconfondibile accento nativo siciliano, è stato spesso doppiato, anche quando recitava in italiano. Si è sposato tre volte.