Una giusta causa, una storia vera interpretata da Felicity Jones
Nel film Una giusta causa di Mimi Leder, la premio Oscar Felicity Jones porta sullo schermo la vera storia di Ruth Bader Ginsburg.
Una giusta causa, interpretato da Felicity Jones, è un film che narra la storia vera di Ruth Bader Ginsburg, giurista e attivista per i diritti delle donne, recentemente scomparsa e ancora oggi considerata un esempio per la parità di genere. La regia del film è a cura della veterana Mimi Leder (Peacemaker, Deep Impact, Un sogno per domani), da una sceneggiatura originale di Daniel Stiepleman, nipote della vera Ruth.
Una giusta causa, la vera storia di Ruth Bader Ginsburg
La storia di Ruth Bader Ginsburg (nome da signorina Joan Ruth Bader) è quella di una donna divenuta straordinaria, per aver cercato nella sua vita di essere semplicemente ordinaria, come non era consentito però esserlo a una donna negli Stati Uniti. Nata a New York nel 1933, da genitori ebrei immigrati ucraini, già durante il liceo a 15 anni dimostrò una predisposizione per lo studio, però andò oltre quello che si aspettava da lei sua madre: non divenne infatti un'insegnante delle superiori, ma si laureò nel 1954 in diritto a Harvard, per poi frequentare la Columbia University a New York e laurearsi anche in giurisprudenza nel 1959. Un curriculum di tutto rispetto, che però - come scoprì con amarezza - non le permise di trovare lavoro nel settore, chiudendola di fatto nella carriera universitaria (d'altra parte raccontò che a Harvard le studentesse nel corso erano 9 su un totale di 500 iscritti, confermando l'esistenza di una barriera invisibile per le donne nell'ambiente).
Fu così che per quasi vent'anni, dal 1961 al 1980, lavorò da docente universitaria e ricercatrice, anche confrontando la condizione femminile negli Stati Uniti con quella delle donne altrove nel mondo (per esempio in Svezia). In particolare nel corso degli anni Settanta affrontò specificamente i diritti di genere con le sue ricerche, pubblicando un primo testo di studio sulla questione che l'aveva toccata personalmente.
Nel 1980 il primo riconoscimento da parte del Presidente Jimmy Carter, che la rende giudice della Corte d'appello nel Distretto della Columbia, carica che ricoprirà fino al 1993, quando Bill Clinton le chiede di entrare nella Corte Suprema (seconda donna in assoluto a ricoprire il ruolo). Vi è orgogliosamente rimasta fino al settembre 2020, quando è deceduta per un cancro, dieci anni dopo suo marito Martin Ginsburg, sposato nel 1954.
Una giusta causa, curiosità sul film
Una giusta causa, uscito nel 2019, è stato realizzato quando Ruth Bader Ginsburg era ancora in vita, e il progetto ha ricevuto il suo pieno sostegno, al punto che la regista Mimi Leder è riuscita a convincerla ad apparire nel lungometraggio nel ruolo di se stessa, verso la fine: pare che però Ruth abbia imposto un massimo di tre ciak per il suo cammeo.
Il ruolo di Ruth era stato inizialmente pensato per Natalie Portman, rimasta legata al film per quasi quattro anni, da quando cioè il copione di Stiepelman era stato inserito nella cosiddetta "black list" di Hollywood, cioè la lista dei migliori copioni che per varie ragioni non hanno ancora trovato la strada dello schermo. A interpretare il ruolo di Martin Ginsburg, marito di Ruth, c'è Armie Hammer: sembra che la stessa Ruth abbia approvato la scelta dei due interpreti, dopo che questi si sono recati alla Corte Suprema per incontrarla e presentarsi.