Speak No Evil, il remake non è piaciuto al regista danese del film originale: "Il pubblico non ne esce traumatizzato"

Una famiglia in crisi, un amicone politicamente scorretto forse pericoloso: Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti, thriller horror con James McAvoy, ha pienamente in comune la premessa con il film originale di cui è il remake, il danese Speak No Evil del 2022, diretto da Christian Tafdrup. Proprio quest'ultimo, parlandone al podcast danese Kulturen, dopo aver visto il rifacimento hollywoodiano del suo lavoro, ha però espresso qualche perplessità sull'adattamento americano. World of Reel ha tradotto alcune dichiarazioni. Prima di procedere, vi segnaliamo SPOILER per entrambi i lungometraggi, e vi invitiamo anche - se volete - a leggere le nostre due recensioni sui film in questione. Leggi anche Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti, la recensione dell'incubo con James McAvoy Speak No Evil: recensione dello snervante horror psicologico in streaming

Christian Tafdrup perplesso dal remake americano del suo Speak No Evil [SPOILER]

In Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti, una coppia con figlia (interpreti Mackenzie Davis e Scoot McNairy), in crisi economica e matrimoniale, si fa convincere da un'altra più esuberante e disinvolta coppia con figlio afasico (interpreti James McAvoy e Aisling Franciosi) a passare un weekend di relax nella loro tenuta. Si accorgono però che la disinibizione dei due ha qualcosa di coercitivo e violento: è troppo tardi per darsela a gambe? Nello Speak No Evil originale di Christian Tafdrup, la crisi della coppia è più che altro una crisi sociale, l'inadeguatezza di un modello antico che ha reso debole le persone che l'hanno accettato per inerzia. Arrivano così psicologicamente disarmati all'incontro con un serial killer, che alla fine ha la meglio. Premessa simile, svolgimento e soprattutto morale finale molto diversi. Entrambe le versioni riflettono le culture in cui i due lavori sono stati realizzati, e personalmente abbiamo trovato il remake comunque appassionante, seppur in un modo assai più leggero, non inquietante come il prototipo. Comprensibile che Tafdrup sia però perplesso. Dice:

Io non so cos'hanno gli Americani, ma sono propensi al racconto eroico, in cui il bene deve vincere sul male, e questa versione del film coltiva questo concetto, è meno pericolosa. [...] Quando ieri ho visto il film, ho capito come non avrebbe mai funzionato per loro un film in cui i personaggi vengono lapidati a morte, come succede nel nostro. Quelle persone invece devono combattere per la propria famiglia e sconfiggere i cattivi. [...] È una sorta di happy ending, nella cultura americana c'è quest'idea che la cosa dev'essere affrontabile, gestibile. [...] Il pubblico del remake era super-entusiasta, batteva le mani, rideva e faceva il tifo. Era tipo un concerto rock, mentre le persone alla fine del mio film erano traumatizzate.