Mission Impossible: la grande idea di Tom Cruise per lo stunt del cavo metallico
Se non fosse stato per Tom Cruise e la sua intelligenza e prontezza, la scena del cavo metallico di Mission: Impossible non sarebbe mai riuscita. Ben altri stunt vedremo in Mission: Impossible -The Final Reckoning.

Mentre siamo in attesa di vedere le ultime prodezze di Tom Cruise in Mission: Impossible - The Final Reckoning, possiamo fare un salto all'indietro e parlare del film che ha dato inizio alla saga e ai primi impegnativi stunt dell'attore.
Uscito nel 1996 e diretto da Brian De Palma, Mission: Impossible non aveva scene pericolose come i capitoli successivi della saga, ma la sequenza più impegnativa ha rischiato seriamente di non riuscire, e non sarebbe riuscita se il favoloso Tom non avesse avuto una brillante idea. Lui stesso lo ha raccontato durante una recente intervista a Empire, spiegando per filo e per segno come sono andate le cose. Costato 80 milioni di dollari, M:I ne ha incassati globalmente 457, e il merito è anche dell'intelligenza dell'attore protagonista, che ha saputo cavarsela egregiamente in ogni singolo momento delle riprese.
Tom Cruise e la scena del cavo metallico: una questione di soldi
La scena più famosa di Mission: Impossible è quella in cui Tom Cruise/Ethan deve usare un computer appeso a un cavo metallico in una camera blindata della CIA. Ebbene, sappiate che l'attore sbatteva in continuazione la faccia sul pavimento. Poi ha avuto un'illuminazione, che gli ha evitato di farsi male e ha aiutato la troupe e il regista a portare a termine il difficilissimo compito. Ecco il racconto di Cruise:
Ero in Giappone a promuovere un film, e De Palma mi ha chiamato e mi ha descritto la scena. Era spericolata, quindi come potevamo farla? Avevo in mente l'attrezzatura che volevo utilizzare e gliel'ho mostrata. Gli ho fatto vedere diversi tipi di attrezzatura e di movimenti che potevo fare. Mi domandavo: Come posso fare? Come posso muovermi in questo spazio? Che cosa può sembrare elegante? Ho cominciato a esercitarmi per raggiungere una certa eleganza. Abbiamo sperimentato diversi metalli. Il primo era troppo morbido e il cavo si è rotto. Se mi trovo a una grande altezza da terra e si rompe, è un problema.
Non dimenticherò mai quel giorno, perché la discesa dal computer al pavimento era fisicamente molto impegnativa. Volevamo tutti che l'inquadratura non cambiasse, ma continuavo a sbattere contro il pavimento con il viso ogni volta che scendevo. Quindi sono andato dalla troupe e ho detto: "Svuotate le vostre tasche e mettete tra le mie dita dei piedi le banconote che avete". Poi ho cercato di mantenermi in equilibrio. Sono sceso dal computer al pavimento e non ho sbattuto. Cercavo con tutto me stesso di restare in quella posizione e nel frattempo sudavo, poi ho sentito Brian che stava ridendo. Ha gridato: "Benissimo! Stop!". Ci siamo entrambi messi a ridere e ci siamo abbracciati.
Questo episodio, che si è rivelato essere una questione di contrappeso, conferma l'amore di Tom Cruise per il franchise di Mission: Impossible. L'attore è stato anche produttore del primo film, e ciò gli ha consentito di avere un ruolo più attivo sul set. In ogni modo la sequenza che vi abbiamo descritto è meno ardimentosa di quella in cui, in Mission: Impossible Dead Reckoning - Parte Uno, si lancia da una scogliera con la moto. Ben poche persone sarebbero state in grado di farla.
Il capitolo conclusivo della serie di film con l'agente segreto Ethan Hunt arriverà in sala il 21 maggio e, come vi abbiamo detto tante volte, contiene lo stunt più sensazionale che Cruise abbia fatto e che lo vede penzolare da un biplano. Ne abbiamo avuto un assaggio nello spot del Super Bowl che prontamente vi riproponiamo.