Mean Girls, come Amanda Seyfried si ispirò a Marilyn Monroe per il suo ruolo
Amanda Seyfried ha interpretato la svampita Karen in Mean Girls e, a distanza di anni, ha confessato di essersi ispirata a Marilyn Monroe.

Ogni star ha la propria musa ispiratrice e per Amanda Seyfried quella musa è stata proprio Marilyn Monroe. Un’ispirazione specifica per un ruolo specifico, come ha rivelato di recente. Tutto ruota attorno a Mean Girls, il primo film della sua carriera che l’ha spinta rapidamente tra le braccia della notorietà. Per interpretare la sua Karen Smith, Amanda Seyfried ha ammesso di essersi ispirata all’iconica hollywoodiana.
Mean Girls, Amanda Seyfried ammette di essersi ispirata a Marilyn Monroe per la sua Karen
Ai microfoni di GQ, Amanda Seyfried ha raccontato di come Marilyn Monroe l’abbia aiutata ad incanalare al meglio Karen in Mean Girls, commedia del 2004 che ha lanciato la sua carriera e quella delle sue colleghe come Lacey Chabert, Rachel McAdams e la già affermata Lindsay Lohan. All’epoca Amanda Seyfried aveva soltanto 17 anni e si stava avvicinando per la prima volta ad un progetto pe il grande schermo che ha dato i suoi frutti. Karen appare una delle più svampite ed ingenue del gruppo delle Mean Girls, spalla destra di Regina George e la cui ispirazione è arrivata proprio da Marilyn Monroe, come ha rivelato tanti anni dopo Amanda Seyfried.
È stato un po' come ispirarmi un po' a A qualcuno piace caldo. Mi sono aggrappata a quel ruolo con tutte le mie forze, perché sentivo che era quello il motivo per cui avevo ottenuto il ruolo, e non mi fidavo tanto del mio istinto quanto di avere un'idea chiara di chi pensavo fosse questa persona.
In A qualcuno piace caldo, Marilyn Monroe interpreta la sensuale cantante Sugar "Kane" Kowalczyk ed è stata proprio quest’ultima a guidare Karen Smith in Mean Girls. “Posso parlare solo per me dell'esperienza di girare Mean Girls, ma devo dire che sembrava che non stessimo pensando ai nostri personaggi, quanto piuttosto che ci stessimo godendo il processo. Ci stavamo godendo, tantissimo, il fatto di essere dove eravamo, in una commedia con Tina. Perché sei più giovane, è diverso. È semplicemente diverso. Interpretavamo versioni di noi stesse e capivamo il mondo [del film] meglio dei membri della troupe perché avevamo la loro età”, ha aggiunto a GQ.