Loser Baby, Dakota Johnson alla regia racconta dell'accidentale abuso di caffeina sul set
Dakota Johnson si è concessa un debutto alla regia con il cortometraggio Loser Baby, ma ricorda di aver accidentalmente abusato di caffeina sul set. Com'è accaduto?
Dakota Johnson si è concessa un’esperienza da regista. Dopo la parentesi non esattamente di successo con Madame Web, l’attrice ha voluto cimentarsi dall’altra parte del set. Dietro la macchina da presa per dirigere il cortometraggio Loser Baby, l’attrice e regista esordiente ha ricordato come in realtà quel debutto l’abbia spinta accidentalmente a consumare un uso spropositato di caffeina. Il cortometraggio è destinato ad un’anteprima al Toronto International Film Festival, motivo per cui la regista ha condiviso questo piccolo aneddoto della sua prima esperienza dietro la telecamera.
Dakota Johnson, il suo debutto alla regia ha comportato un abuso involontario di caffeina
Non aveva previsto di fare scorpacciata di caffeina, Dakota Johnson. Quando ha scoperto di Celsius, una bevanda che ha consumato regolarmente sul set, ignorava che fosse ricca di caffeina. L’ha poi scoperto a sue spese, avendone consumata una ricca quantità convinta che si trattasse di una bevanda naturale.
Non sapevo che fosse come la Red Bull. Inizialmente mi sentivo così creativa, ispirata. Sono stata sveglia tutta la notte. Non dormivo e credevo che dipendesse proprio perché il mio pensiero fisso era questo lavoro. E invece dipendeva dal fatto che bevessi due Celsius al giorno. Credevo fossero vitamine. Non mi ero resa conto che stessi esagerando con la quantità di caffeina.
Come hanno capito di aver commesso un errore? Oltre a Dakota Johnson, anche la sceneggiatrice e attrice Talia Bernstein ha seguito l’esempio concedendosi due bevande al giorno. A rendere loro partecipi della vera natura del drink in questione è stata la costumista sul set.
Mi ha detto che non andava bene, perché stavo bevendo come quattro Red Bull al giorno. È stato sconvolgente.
Loser Baby è un cortometraggio della durata di 23 minuti che racconta di una donna queer la cui cerchia d’amici la spingerà ad interrogarsi sulla vera natura della sua relazione sentimentale.