News Cinema

Leonardo DiCaprio, interpretare Calvin Candie in Django Unchained è stato un incubo: "Non mi ero mai spinto così oltre"

3

Interpretare Calvin Candie in Django Unchained è stata una vera sfida per Leonardo DiCaprio. Calarsi nel personaggio più spregevole che avesse mai interpretato è stata un'esperienza complicata e l'intervento di Quentin Tarantino è stato fondamentale.

Leonardo DiCaprio, interpretare Calvin Candie in Django Unchained è stato un incubo: "Non mi ero mai spinto così oltre"

Portare sullo schermo personaggi oscuri, crudeli e psicopatici non è un'impresa da poco per un attore, che si ritrova a trasformarsi in qualcuno che non potrebbe essere più distante da sé. È quello che è accaduto a Leonardo DiCaprio al momento di lavorare con Quentin Tarantino nel fortunato western Django Unchained (2012). Il divo è stato fenomenale nel ruolo di "Monsieur" Calvin J. Candie, un cattivo da far accapponare la pelle. Tuttavia, interpretare un razzista arrogante e perverso non è stata certo una passeggiata.

Il proprietario dell'immensa piantagione chiamata Candyland è uno degli uomini più ricchi del Mississippi nel 1858 e uno spregevole schiavista. È convinto di essere un uomo di mondo, arguto e brillante e si intrattiene con la lotta tra mandingo: un hobby brutale e disumano, che consiste in combattimenti a morte fra schiavi neri. Leonardo DiCaprio, quando ha ottenuto il ruolo, era riluttante a spingersi così oltre. Per la riuscita del film, però, era davvero importante che il suo personaggio arrivasse all'estremo.



Leonardo DiCaprio era titubante sul ruolo di Calvin Candie

Dal romantico Jack Dawson di Titanic al vendicativo pioniere di Revenant, Leonardo DiCaprio ha interpretato una vasta gamma di ruoli che hanno messo in luce il suo immenso talento. Quentin Tarantino, dal canto suo, gli ha regalato il suo personaggio più vile e spregevole. Vanesio e dal cuore di ghiaccio, Calvin Candie si è guadagnato un posto tra i villain più conturbanti della storia del cinema. Dietro un'affascinante facciata, si cela un mostro imprevedibile e vizioso che non è solo un razzista superficiale, ma un fervente sostenitore della supremazia bianca. Non a caso, in una celebre scena, usa la frenologia per giustificare l'inferiorità nera.

Durante la conferenza stampa di Django Unchained, DiCaprio ha ammesso, come riportato da IndieWire, di esser stato titubante fin dall'inizio rispetto al film. Era la prima volta che interpretava un personaggio che detestava così profondamente.

Questo è stato il mio primo tentativo di interpretare un personaggio per cui provavo così tanto disprezzo. Era un ambiente incredibilmente scomodo. Ho visto il razzismo crescere, ma il modo in cui ho dovuto trattare gli altri in questo film è stato inquietante. Era una situazione davvero spiacevole.

Durante la lettura iniziale, DiCaprio espresse al team le sue preoccupazioni e il proprio disagio, chiedendo se fosse davvero necessario portare Calvin a livelli così estremi. "Uno dei momenti cruciali per me e per questo personaggio è stata questa lettura iniziale, quando ho sollevato la questione: 'Dobbiamo spingerci così oltre? Deve essere così violento?'." Possiamo biasimarlo? Certo che no: persino Quentin Tarantino non sopportava l'atroce e sadico schiavista.

Leggi anche Inception, Christopher Nolan non è riuscito a completare la sceneggiatura per 10 anni: "L'ho finita grazie a DiCaprio"

Django Unchained: Quentin Tarantino ha convinto Leonardo DiCaprio a spingersi oltre

Quando il divo ha palesato le proprie perplessità, sia Tarantino che le co-star, tra cui Jamie Foxx e Christoph Waltz, lo hanno fatto riflettere sul perché era importante che s'immergesse completamente in quel personaggio deprecabile. Trattenendosi, non solo non avrebbe reso giustizia al film, ma avrebbe attirato critiche. Era indispensabile che il pubblico si immedesimasse e provasse a sua volta una rabbia cieca nei confronti di Candie. Se DiCaprio avesse cercato di indorare la pillola, il messaggio non sarebbe stato così incisivo.

È stato questo a spingermi ad arrivare fin qui con il personaggio" ha concluso l'attore, che, dopo aver accettato, si è immerso nella ricerca sulle piantagioni dell'Ottocento. Ricerche che gli hanno fatto capire che il film era solo "la punta dell'iceberg" di quel terribile momento storico.

Non di rado, nella sua carriera, DiCaprio ha offerto importanti contributi alle sceneggiature dei successi cui ha preso parte. Ciò è accaduto anche in Django Unchained. In particolare, nella scena in cui Calvin Candie spiega, attraverso la frenologia, le differenze mentali tra neri e bianchi che giustificano la schiavitù. Sebbene questa scienza sia ormai ufficialmente considerata priva di fondamento, fu DiCaprio a insistere affinché Tarantino incorporasse elementi di frenologia nella sceneggiatura, così da accentuare ulteriormente la natura riprovevole del personaggio.

Il regista, in un'intervista riportata da Outstanding Screenplays, lodò la dedizione dell'attore: "Non poteva fare a meno di rendersi conto che quell'uomo era un gargoyle ripugnante. Allo stesso tempo, voleva capire chi fosse Calvin Candie. Come poteva esistere un simile stile di vita in quel periodo storico? In realtà, è stata sua l'idea di introdurre l'aspetto frenologico. Mi ha mandato un sacco di materiale da leggere".

Ancora una volta, Leonardo DiCaprio ha superato i propri limiti, dedicando tutto il suo impegno ad un ruolo indimenticabile, che gli è valso una nomination al Premio Oscar.

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+